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Opere

Ritratto di don Juan José de Austria

Dimensioni: 114 x 87 cm

Data: 1656

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Collezione privata @ -

Autore

Carlo Francesco Nuvolone (Milano 1609 - Milano 1661)

Soggetti

FusciaccaFusciacca
Fascia di stoffa pregiata per lo più di seta, portata trasversalmente sul corpo o intorno alla vita, fermata con un nodo o un fiocco.
, BudrièreBudrière
Striscia di cuoio che nelle milizie dei secoli passati si portava ad armacollo e serviva ad appendervi la spada o la sciabola, e in qualche caso, se disposta davanti, la bandiera o il tamburo.
, Merletti (pizzi o trina)Merletti (pizzi o trina)
Velo o tessuto finissimo, a punti radi, a nodo o intrecci svariatissimi usato di solito per ornamento nelle vesti.
, ParruccaParrucca
Capigliatura artificiale fatta con capelli naturali o con materiali che vi assomigliano (crine di cavallo, lana di pecora, fibre vegetali, ecc.). La base della calotta è generalmente costituita da stoffa o pelle sottile sulla quale vengono fissati i capelli.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, Casacca (giubba)Casacca (giubba)
Giacca maschile tipica del XVII secolo con maniche lunghe, spesso decorate, e con corte falde.

Descrizione

Nel corso del XVII secolo la moda, pur conformando l'immagine maschile al modello militare - almeno fino all'ultimo quarto del secolo - trasferisce su questo molti dei materiali preziosi e delle raffinatezze della moda cortigiana. Dalla casacca di pelle, fuoriescono le ricche maniche della giubba, chiuse in basso da una corona di nastri, che scoprono il fondo manica della finissima camicia, percorsa da fitta pieghettatura. La qualità di questo indumento intimo è confermata dal bel bavero con alto bordo di merletto eseguito ad ago, allacciato da soffici nappe a pompon, particolarmente di moda tra gli anni quaranta e sessanta del secolo. Di grande qualità il budriere posto a tracolla, e la splendida fusciacca in vita di tessuto di seta con opera in oro filato. La lunga parrucca inanellata, divisa al centro ma già portata abbastanza alta sulla fonte, instaura, tra gli anni cinquanta e sessanta del secolo, la moda del volto glabro, a parte i sottili baffi impomatati.

Fonte: Grazietta Butazzi, in Francesco Frangi e Alessandro Morandotti (a cura di), Il ritratto in Lombardia da Moroni a Ceruti, Milano 2002, p. 178.
Elisabetta De Toni