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Opere

Ritratto dei figli del conte Maurizio Messerati

Dimensioni: 163 x 225 cm

Data: 1656

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Collezione privata @ -

Autore

Francesco Paino, Monsù ( - )

Soggetti

BudrièreBudrière
Striscia di cuoio che nelle milizie dei secoli passati si portava ad armacollo e serviva ad appendervi la spada o la sciabola, e in qualche caso, se disposta davanti, la bandiera o il tamburo.
, PettorinaPettorina
Inserto di stoffa con funzione ornamentale per coprire la scollatura femminile se particolarmente profonda. Già in voga fin dal XVI secolo, fu in quel tempo adottata anche nell'abbigliamento maschile. Nel XVIII secolo in Francia prese il nome di pièce d'estomac.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, GalaGala
Striscia di tessuto o un nastro che veniva applicato, increspato o annodato in vari modi, su abiti femminili come elemento decorativo.
, GrembiuleGrembiule
Accessorio creato per necessità pratiche, divenne presto elegante e già prima del Quattrocento, col fiorire dell'arte del ricamo, era spesso oggetto di squisita fattura. Nei secoli XVI e XVII fu un ornamento prezioso aggiunto nel ricco costume femminile, finché nel Settecento fece parte del costume stesso come guarnizione del vestito. Verso la fine del regno di Luigi XIV venne la moda dei grembiuli di merletto e di seta, di grandissimo lusso; se ne facevano di punto d'Inghilterra, di merletto d'argento e di merletto d'Alençon.
, Cappello alla Rubens (alla Rembrandt)Cappello alla Rubens (alla Rembrandt)
Grande copricapo seicentesco, quasi sempre in feltro, caratterizzato da una calotta piuttosto bassa e larghe tese. Usato da uomini e donne, veniva portato leggermente inclinato e completato da piume.
, CollanaCollana
Gioiello o ornamento portato attorno al collo per impreziosire la figura di chi lo indossa. Realizzata con materiali, forme, colori e dimensioni diverse a seconda del gusto personale di chi la sfoggia e dell'epoca storica a cui risale.
, PerlePerle
Corpi globulosi che si producono sulla parte interna della conchiglia di alcuni molluschi. Possono avere riflessi azzurri, rosa, gialli, talvolta neri. Il loro valore vari a seconda della grandezza, della lucentezza e della forma (sferica, ovale, a goccia, irregolare o a grandi riso). La moda del Rinascimento prende dal mondo antico la passione per le perle. 
, Velluto broccatoVelluto broccato
Velluto che presenta aree di fondo ricoperte da trame broccate generalmente in filati d'oro e d'argento.

Descrizione

I tre bambini a sinistra del dipinto indossano tutti l'abito unisex, lungo e sciolto, della prima infanzia; il più piccolo ha, sulla veste bianca broccata a minuti motivi di semi in oro, un grembiule bianco con pettorina. Nei due maggiori, l'appartenenza al genere maschile è dichiarata dal cappello piumato e dal colletto a punte, allacciato da cordoncini finiti da nappe. Il più grande presenta un ulteriore elemento, indubbio attributo della virilità: il bel budrière ricamato in oro filato che gli attraversa il petto. La sua veste, come quella del fratellino in rosso, è interamente abbottonata con bottoni dorati. Per entrambi i bambini, le ampie maniche della camicia si concludono con alti polsini inamidati, con nastri neri legati a fiocco; l'abito del più piccolo presenta una serie di nastri a fiocco applicati in vita, elemento particolarmente alla moda dalla metà del secolo. L'abito della bambina più grande, strutturato con il corpetto molto aderente concluso con una punta davanti che si collega alla gonna increspata, presenta – a confermare la rispondenza con la moda diffusa dal secondo quarto del secolo – la scollatura orizzontale, da spalla a spalla, cui si collega il bavero ricamato, costituito da un unico bordo. Anche la collana di perle, a due giri, segue l'andamento in orizzontale della scollatura; la stessa impostazione è assunta dalla pettinatura, molto gonfia ai lati, con i riccioli che scendono sulle spalle. Da ciascuna spalla, all'attaccatura delle maniche, scende uno stretto pannello di tessuto, della lunghezza dell'abito; insolito ornamento, a questa data, nella moda adulta, è invece spesso ancora inserito negli abiti infantili, utilizzato come ‘danda' per guidare il cammino ancora incerto dei piccoli.

Fonte: Grazietta Butazzi, in Francesco Frangi e Alessandro Morandotti (a cura di), Il ritratto in Lombardia da Moroni a Ceruti, Milano 2002, p. 228.
Elisabetta De Toni