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Opere

Ritratto di Giulio Gregorio Orsini, sovraintendente generale alla Milizia Urbana

Dimensioni: 297,5 x 236,5 cm

Data: 1755

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Collezione Luigi Koelliker @ Milano

Autore

Giacomo Ceruti, il Pitocchetto (Brescia o Milano 1698 - località sconosciuta 1767)

Soggetti

MarsinaMarsina
Sorta di giacca da uomo inizialmente lunga e diritta, a falde squadrate, come nei modelli di fine Seicento, che diviene nel corso degli anni sempre più aderente al busto e alla vita, molto svasata posteriormente grazie all'introduzione di piegoni supplementari sulle cuciture laterali.
, Paramano (manopola)Paramano (manopola)
Risvolto decorativo della manica in un abito o mantello, generalmente ampio, di velluto, pelliccia o di seta.
, ParruccaParrucca
Capigliatura artificiale fatta con capelli naturali o con materiali che vi assomigliano (crine di cavallo, lana di pecora, fibre vegetali, ecc.). La base della calotta è generalmente costituita da stoffa o pelle sottile sulla quale vengono fissati i capelli.
, TricornoTricorno
Cappello dalla tesa schiacciata in modo da formare tre punte. Affermatosi nella moda maschile all'epoca di Luigi XIV, nel periodo del rococò fu portato anche dalle donne. Nel XVII e nel XVIII secolo divenne un elemento comune alle uniformi di molti eserciti. Alla fine del XVIII secolo venne sostituito dal bicorno.
, Acconciatura en dos de l'ane (a schiena d'asino)Acconciatura en dos de l'ane (a schiena d'asino)
Acconciatura maschile di moda intorno al 1780 con riccioli ai lati della testa e una lunga treccia dietro.
, StivaliStivali
Calzatura alta che copre la gamba fino al ginocchio e, talvolta, fino a metà coscia. Può essere confezionata in pelle o in cuoio.

Descrizione

La marsina si presenta nella struttura molto segnata alla vita, senza collo, con paramani assai ridotti, e si modificherà nel corso degli anni sessanta; significativa anche la sistemazione delle falde – rovesciate con le estremità riunite – funzionale per montare a cavallo, che testimonia l'abbandono, intorno alla metà del secolo, di materiali rigidi posti tra il tessuto e la fodera, con lo scopo di tenere allargate le falde. Da notare gli alti stivali neri al ginocchio con speroni. La parrucca incipriata con la lunga coda di capelli naturali sulla schiena è detta en dos de l'ane, ed è una pettinatura tipicamente militare, che verrà revocata solo nel secolo seguente. Nella mano destra il cavaliere stringe il tipico tricorno. 

Fonte: Grazietta Butazzi, in Francesco Frangi e Alessandro Morandotti (a cura di), Il ritratto in Lombardia da Moroni a Ceruti, Milano 2002, p. 316.
Elisabetta De Toni