Archivio Arte Moda

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Opere

Madonna con Bambino e san Nicola di Bari che presenta i fanciulli Rovelli (Pala Rovelli)

Dimensioni: 245 x 192

Data: 1539

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Pinacoteca Tosio Martinengo @ Brescia

Autore

Alessandro Bonvicino, il Moretto (Brescia 1498 circa - Brescia 1554)

Soggetti

BissoBisso
Filamento ottenuto da un mollusco marino che si presentava quasi trasparente e di colore giallastro. Il nome passò poi a tessuti finissimi di lino.
, Farsetto (giubbetto, zupone)Farsetto (giubbetto, zupone)
Indumento principale, spesso imbottito, portato sopra la camicia e sotto il giuppone.
, Gonnella (vestina)Gonnella (vestina)
Termine riferito a un indumento sia maschile che femminile trecentesco. Nel caso di abbigliamento infantile si tratta di una veste con maniche, caratterizzata da pieghe nella parte inferiore, stretta in vita da un cordone o da una cintura. 
, GuarnelloGuarnello
Nome di tessuto di cotone che si estenderà poi all'indumento, simile al camice, spesso senza maniche.
, Raso di setaRaso di seta
Tessuto liscio e lucido in cui la superficie compatta era ottenuta grazie alla prevalenza di fili d'ordito sul diritto del tessuto, che nascondeva i punti di incrocio con le trame.
, Scutella (en écuelle, kolbe)Scutella (en écuelle, kolbe)
Pettinatura maschile già di moda nel XV secolo; con i capelli di media lunghezza, pareggiati e lisci intorno alla testa e frangetta corta sulla fronte.
, CalzeCalze
Indumento aderente che ricopre le gambe. Dapprima le calze erano costituite da fasce avvolte intorno alla gamba, di lana o pelli fini; poi verranno lavorate ad ago o realizzate in tessuto, anche prezioso, tagliate e cucite (quelle cucite in seta e in velluto scompariranno solo alla fine del Settecento). L'evoluzione tecnologica nella fabbricazione delle calze risale al 1589 con la costruzione di un telaio da calze, che contribuì alla larga diffusione e alle molte varianti proprie di questo indumento.   
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, FusciaccaFusciacca
Fascia di stoffa pregiata per lo più di seta, portata trasversalmente sul corpo o intorno alla vita, fermata con un nodo o un fiocco.
, Velluto unitoVelluto unito
Velluto in cui i ciuffi di pelo ricoprono la superficie del tessuto in modo uniforme e non lasciano vedere l'intreccio di fondo.

Descrizione

I bambini in primo piano sono, per la collocazione, presentati in modo privilegiato rispetto agli altri due, in secondo piano, coperti in parte dalla figura del santo. Di questi ultimi, il primo indossa una gonnella probabilmente di guarnello o comunque di stoffa non pregiata, di colore non definito, forse impiegata come pratico abito di casa. Dallo scollo esce una semplicissima camicia bianca senza ricami o pizzi. Il secondo lascia intravedere un giubbetto rosato, con le maniche di panno o velluto pesante trapuntato, da cui spunta una leggerissima increspatura della camicia, probabilmente in bisso di lino. Il bambino raffigurato al centro, unico personaggio che volgendo il capo instaura attraverso lo sguardo una relazione con l'osservatore, presenta una pettinatura che richiama quella della moda degli adulti, già diffusa nel XV secolo, detta a scutella in Italia, en écuelle in Francia kolbe in Germania. I capelli sono di media lunghezza, pareggiati con le punte girate all'interno e una corta frangetta sulla fronte. La camicia, il capo più importante della biancheria maschile, riveste nel XVI secolo importanza e pregio; nella prima parte del secolo è spesso ornata da ricami a colori. Negli allievi raffigurati nel dipinto la camicia, di fine tessuto viene illustrata attraverso il colletto, adorno di ricami verticali in seta nera (ricamo a punti/fili contati) e il polsino increspato. Le maniche dell'abito forniscono un tipico esempio di foggia ripresa dalla moda degli adulti: sono nello stesso tessuto della veste, pesante raso di seta, staccabili; dai tagli ai gomiti (per permettere una maggiore scioltezza di movimenti) escono sbuffi della camicia candida. La parte inferiore della veste di raso pesante verde scuro, che si allarga con ampie e morbide pieghe, è trattenuta da una fusciacca di seta in tonalità più scura lasciata ricadere sul fianco con un doppio fiocco. Le calze cucite, in velluto o finissimo panno, sono di colore unito, come le scarpe a pantofola (è da ricordare che queste venivano riparate dalla pioggia con soprascarpe dette pianelle).

Fonte: Massimiliano Capella, Le trasformazioni della moda dal XVI al XVIII secolo, Milano 2001.