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Opere

La carriera di un libertino (A Rake's Progress, The Levee)

Dimensioni: 62,5 x 75 cm

Data: 1733

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Soane Museum @ Londra

Autore

William van Hogarth (Londra 1697 - Londra 1764)

Soggetti

CalzeCalze
Indumento aderente che ricopre le gambe. Dapprima le calze erano costituite da fasce avvolte intorno alla gamba, di lana o pelli fini; poi verranno lavorate ad ago o realizzate in tessuto, anche prezioso, tagliate e cucite (quelle cucite in seta e in velluto scompariranno solo alla fine del Settecento). L'evoluzione tecnologica nella fabbricazione delle calze risale al 1589 con la costruzione di un telaio da calze, che contribuì alla larga diffusione e alle molte varianti proprie di questo indumento.   
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, GiustacuoreGiustacuore
Indumento maschile in uso nel Settecento, costituito da una giubba piuttosto attillata fino all'altezza della vita e  che poi si apre, allungandosi fino al ginocchio. Spesso è ricamata.
, Scarpetta (scarpina)Scarpetta (scarpina)
Leggera calzatura detta escarpin in Francia. Affermatasi alla fine del XVII secolo, era inizialmente senza tacco con la linguetta che saliva un poco verso la caviglia. All’inizio del XVIII secolo la punta era quadrata. Ornata da una fibbia, fece parte dell’abito da ballo maschile sino al XIX secolo.
, CulottesCulottes
Tipici calzoni maschili settecenteschi corti appena sotto il ginocchio, dalla linea aderente ma abbastanza morbida e chiusi con fibbia, cordoncino o bottoni. Quando il giustacuore veniva abbottonato le culottes restavano nascoste. Sotto le culottes si portavano le calze, lunghe fino al ginocchio, lisce e dello stesso colore o di un tono in tinta con l'abito.
, ParruccaParrucca
Capigliatura artificiale fatta con capelli naturali o con materiali che vi assomigliano (crine di cavallo, lana di pecora, fibre vegetali, ecc.). La base della calotta è generalmente costituita da stoffa o pelle sottile sulla quale vengono fissati i capelli.
, StivaliStivali
Calzatura alta che copre la gamba fino al ginocchio e, talvolta, fino a metà coscia. Può essere confezionata in pelle o in cuoio.
, TricornoTricorno
Cappello dalla tesa schiacciata in modo da formare tre punte. Affermatosi nella moda maschile all'epoca di Luigi XIV, nel periodo del rococò fu portato anche dalle donne. Nel XVII e nel XVIII secolo divenne un elemento comune alle uniformi di molti eserciti. Alla fine del XVIII secolo venne sostituito dal bicorno.
, Panciotto (gilet)Panciotto (gilet)
Indumento maschile senza maniche, che si indossa sotto la giacca. I panciotti del barocco e del rococò erano di stoffa preziosa, riccamente ornati, e avevano ancora le maniche. Nel corso di un'evoluzione durata più di tre secoli, il panciotto ha cambiato spesso forma, ha perduto quasi interamente la sua lunghezza e, nel XIX secolo, anche le maniche. Esso ha acquistato infine un dorso falso, conservando tuttavia in molti casi una libertà di colori ormai assente nel resto dell'abbigliamento maschile.
, Tour de colTour de col
Dettaglio imprescindibile dell'abito maschile settecentesco. Il tour de col è un piccolo cravattino realizzato in mussola nera e, come indica il termina francese, ruota attorno al collo. La particolarità di questo piccolo vezzoso dettaglio consiste nell'allacciatura posteriore: sul retro del collo si forma infatti una gala, le cui strisce scendono sulle spalle.

Descrizione

Indumenti fondamentali dell'eleganza maschile della prima metà del Settecento sono: le culottes, che si uniscono sopra il ginocchio, al di sopra delle calze di seta ben tese sui polpacci; il giustacuore, arricchito da ricami d'oro, aderente fino alla vita e largo sui fianchi, che conferisce alla figura un aspetto conico, mettendo così in rilievo il garbo della vita. Per ottenere questo effetto, le falde della marsina (giustacuore) vengono foderate e irrigidite con tela cerata. Al di sotto di questa si indossa il panciotto, lungo quasi quanto il capo soprastante e ricoperto da una lunga fila di bottoni, gli ultimi dei quali venivano però, spesso, lasciati aperti. Le maniche di lino con pizzi e ricami visibili ai polsi, appartengono alla camicia nascosta sotto il giustacuore. Le tasche rappresentano senza dubbio un'importante conquista: l'uomo abbandona l'ingombrante borsa legata alla cinta, fino ad allora indispensabile per contenere gli effetti personali come tabaccheria e orologio. Le basse calzature di pelle ricamata o di raso hanno ora un'affusolata forma a punta e perdono il tacco a rocchetto alla "Luigi", in favore di una forma meno sagomata e più stabile, mentre l'uomo sulla destra indossa degli stivali. Infine, le parrucche diventano più corte e aggraziate, strette sulla nuca da un fiocco o da un nodo di velluto nero, ma la moda continua a volerle incipriate. Al di sopra di queste, due uomini indossano anche il tricorno.

Fonte: Giorgio Marangoni, Evoluzione storica e stilistica della moda, Milano 1989, p.86.
Clara Pellegris