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Opere

Ritratto dei coniugi Arnolfini

Dimensioni: 81,8 x 59,4 cm

Data: 1434

Tecnica: Olio su tavola

Collocazione

National Gallery @ Londra

Autore

Jan van Eyck (Maaseik 1390 - Bruges 1441)

Soggetti

Sottogonna (sottoveste)Sottogonna (sottoveste)
Le sottogonne, indossate sopra o sotto al busto (a secondo della linea degli abiti in voga al momento), servivano a conferire volume e morbidezza alla gonna dell’abito. Solitamente le donne non indossavano mai meno di due sottogonne, ma potevano essere anche molte di più, soprattutto tra gli anni trenta e cinquanta del Ottocento, periodo in cui il volume delle gonne, in continua crescita, era ottenuto quasi esclusivamente grazie alle sottogonne sovrapposte.
, Acconciatura a cornaAcconciatura a corna
Apparsa per la prima volta nel 1410, questa acconciatura è considerata fra le più bizzarre della storia del costume europeo. I capelli, divisi a metà, vengono arrotolati sopra le orecchie attorno a due strutture a spirali realizzate in fil di ferro, ottenendo così la forma di due cornini, sui quali viene poi appoggiato un velo.
, Pellanda (houppelande)Pellanda (houppelande)
Soprabito più comune nell'Europa del XIV e XV secolo, lungo sino alla caviglia, confezionato con un ricco e costoso tessuto, scampanato dalle spalle sino all'orlo. Il particolare più insolito di questo indumento sono le maniche: così larghe al polso da toccare terra. Foderato di pellicce preziose sul collo, sull'orlo e sui risvolti delle maniche.
, Scarpa ą la poulaineScarpa ą la poulaine
Volgarmente detta "scarpa appuntita", la poulaine è un tipo di calzatura molto in voga tra la nobiltà europea nel corso del XV secolo. Realizzata in cuoio, aveva la forma di una babbuccia e la peculiare caratteristica di una punta imbottita e rinforzata da un'armatura di stecche di balena, estremamente lunga (20 centimetri oltre l'alluce). Capo unisex, aveva punta più accentuata nei modelli maschili, la quale, secondo le cronache dell'epoca, doveva essere sostenuta con catenelle legate al ginocchio.
, VeloVelo
Accessorio molto fine e leggero, di forma e tessuto variabili, utilizzato con il duplice scopo di coprire il viso o ornare la testa.
, EscoffionEscoffion
Reticella che raccoglie i capelli sciolti, con le punte arrotolate all'interno, utilizzata fra il XIV e il XV secolo. Specialmente in Francia sulla reticella veniva disposto un velo. 
, CinturaCintura
Striscia morbida e flessibile per avvolgere o stringere le vesti all'altezza della vita (ma da porre anche sui fianchi o sotto al seno) o per sostenere oggetti al fianco, come spada, sciabola, ecc. Composta in materiali vari come stoffa, cuoio e metallo.

Descrizione

I ricchissimi abiti indossati dai coniugi Arnolfini, qui ritratti dal fiammingo Van Eyck, rivelano immediatamente il loro elevato rango sociale. La dama indossa una sopravveste verde, i cui bordi sono rifiniti in pelliccia d'ermellino. Si tratta di una pellanda (houppelande in francese), una sorta di mantello di origine trecentesca, allacciato molto stretto sotto il seno e aperto lateralmente. Le imboccature delle braccia si allungano infatti in due aperture verticali che dal busto scendono fino alla vita. La dama impugna la pellanda rialzandola leggermente sul davanti, lasciando così intravedere la veste sottostante, il cui colore blu era gia visibile dalle maniche, chiuse ai polsi da un cinturino, forse in metallo. La signora del Quattrocento era solita gonfiare il ventre come fosse incinta. Non è un caso che la moda dell'epoca imponga di camminare col petto e i fianchi spinti in fuori, proprio come una donna incinta. La signora Arnolfini sfoggia la tipica acconciatura "a corna": i capelli, divisi a metà, vengono arrotolati sopra le orecchie attorno a due strutture a spirale realizzate in fil di ferro, sulle quali viene poi appoggiata una reticella contenitiva (escoffion), su cui viene disposta una calotta di tessuto finemente merlato. Anche il marito indossa un houppelande, ma dal taglio maschile: il tessuto è più pesante, i colori più cupi e scuri e la lunghezza si ferma al ginocchio. E' inoltre indossato senza cintura, in questo modo le maniche aperte nel senso della lunghezza non sono trattenute in alcun punto e le braccia possono così uscire dallo spacco e muoversi liberamente. Il modello maschile mette dunque maggiormente in risalto la larghezza delle spalle, piuttosto che l'esilità della vita. Al di sotto, l'uomo indossa calze nere. Appoggiati vicino ai suoi piedi, senza indossarli, si trovano dei bizzarri zoccoli con una forma alla poulaine.

Fonte: J. Anderson Black, Madge Garland, Storia della moda, Novara 1987, pp. 132,134; Giorgio Marangoni, Evoluzione storica e stilistica della moda: dalle antiche civiltà mediterranee al rinascimento, Milano 1997, 186.
Clara Pellegris