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Opere

Ritratto di John Chetwynd Talbot

Dimensioni: 274,3 x 182,3 cm

Data: 1773

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

J. Paul Getty Museum @ Los Angeles

Autore

Pompeo Girolamo Batoni (Lucca 1708 - Roma 1787)

Soggetti

Bastone da passeggioBastone da passeggio
Indispensabile completamento dell’abbigliamento maschile settecentesco. I bastoni sono fabbricati in diverse forme e materiali: la bellezza e la funzionalità del modello dipendono infatti dall’abbinamento dell’impugnatura con i materiali impiegati. La parte allungata, chiamata fusto, deve avere un’altezza adeguata al proprietario e non deve essere né troppo pesante né troppo leggera. La parte più alta, detta pomolo, spesso riproduce teste di animali intagliate in legno, corno, avorio o pietre dure.
, CalzeCalze
Indumento aderente che ricopre le gambe. Dapprima le calze erano costituite da fasce avvolte intorno alla gamba, di lana o pelli fini; poi verranno lavorate ad ago o realizzate in tessuto, anche prezioso, tagliate e cucite (quelle cucite in seta e in velluto scompariranno solo alla fine del Settecento). L'evoluzione tecnologica nella fabbricazione delle calze risale al 1589 con la costruzione di un telaio da calze, che contribuì alla larga diffusione e alle molte varianti proprie di questo indumento.   
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, Panciotto (gilet)Panciotto (gilet)
Indumento maschile senza maniche, che si indossa sotto la giacca. I panciotti del barocco e del rococò erano di stoffa preziosa, riccamente ornati, e avevano ancora le maniche. Nel corso di un'evoluzione durata più di tre secoli, il panciotto ha cambiato spesso forma, ha perduto quasi interamente la sua lunghezza e, nel XIX secolo, anche le maniche. Esso ha acquistato infine un dorso falso, conservando tuttavia in molti casi una libertà di colori ormai assente nel resto dell'abbigliamento maschile.
, Raso di setaRaso di seta
Tessuto liscio e lucido in cui la superficie compatta era ottenuta grazie alla prevalenza di fili d'ordito sul diritto del tessuto, che nascondeva i punti di incrocio con le trame.
, Velluto unitoVelluto unito
Velluto in cui i ciuffi di pelo ricoprono la superficie del tessuto in modo uniforme e non lasciano vedere l'intreccio di fondo.
, TricornoTricorno
Cappello dalla tesa schiacciata in modo da formare tre punte. Affermatosi nella moda maschile all'epoca di Luigi XIV, nel periodo del rococò fu portato anche dalle donne. Nel XVII e nel XVIII secolo divenne un elemento comune alle uniformi di molti eserciti. Alla fine del XVIII secolo venne sostituito dal bicorno.
, SoprabitoSoprabito
Veste a falde lunghe fino al ginocchio e oltre, con colletto e risvolti, a piacere abbottonata sul davanti; usata dagli uomini sia come abito da cerimonia sia da passeggio.
, CulottesCulottes
Tipici calzoni maschili settecenteschi corti appena sotto il ginocchio, dalla linea aderente ma abbastanza morbida e chiusi con fibbia, cordoncino o bottoni. Quando il giustacuore veniva abbottonato le culottes restavano nascoste. Sotto le culottes si portavano le calze, lunghe fino al ginocchio, lisce e dello stesso colore o di un tono in tinta con l'abito.
, Habit à la françaiseHabit à la française
Il tipico abbigliamento del gentiluomo del diciottesimo secolo, costituito da habit (giacca o giustacuore), gilet o panciotto e culottes (calzoni che arrivavano al ginocchio). A questi elementi si aggiungevano calze di seta, jabot, camicia di lino o di cotone con polsi decorati.

Descrizione

John Talbot, conte e politico inglese, in questo ritratto commemorativo del suo Grand Tour europeo, indossa il tipico completo maschile settecentesco: panciotto, culottes e soprabito. Il panciotto diviene in questo secolo un capo di lusso. Confezionato in raso color oro chiaro con una lunga fila di bottoni e tasche laterali, arriva fino a metà coscia, all'incirca 30 centimetri più corto del soprabito. Le culottes, dello stesso colore, sono aderenti e strette sui fianchi, non hanno dunque bisogno di cinturine e bretelle per essere sostenute. Si fermano poco sotto il ginocchio toccando le calze bianche, i cui orli sono arrotolati, celando i legacci. Il soprabito di velluto rosa, nonostante la folta bottoneria lungo tutto il davanti, è portato da Talbot completamente aperto. Questa piccola abitudine dei gentiluomini inglesi di non allacciare il soprabito, porta i sarti a non aprire neppure più gli occhielli. La camicia, solitamente confezionata in batista o mussolina bianca, ha un colletto annodato a sciarpa ed è guarnita di pizzo jabot ai polsi. Il copricapo nero è il classico tricorno in feltro di castoro con galloni d'oro. Le scarpe, dalla punta leggermente arrotondata e dal largo tacco di 5 centimetri, sono chiuse da una fibbia quadrata. Nel corso del XVIII secolo si assiste dunque alla graduale scomparsa del modello cortigiano e sfarzoso della così detta "marsina di gala alla francese". L'Inghileterra si impone ora come nuovo faro dell'eleganza maschile, un'eleganza più sobria dal punto di vista sartoriale, in grado di creare una silhouette più slanciata e alleggerita, ma pur sempre raffinata.

Fonti: Lina Mondini Lugaresi, Moda e costume, Torino 1964, pp. 106-107; J. Anderson Black, Madge Garland, Storia della moda, Novara 1987, p. 206; Ranieri Varese e Grazietta Butazzi, Storia della moda, Bologna 1995, p. 131; Getty.edu.
Clara Pellegris