Archivio Arte Moda

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Opere

Ritratto virile

Dimensioni: 117 x 85 cm

Data: 1512

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

State Hermitage Museum @ San Pietroburgo

Autore

Domenico Capriolo (Venezia 1494 - Venezia 1528)

Soggetti

Berretta piattaBerretta piatta
Copricapo morbido e piatto di dimensioni variabili, spesso di velluto e guarnito con ricami e piume. Era diffuso soprattutto nei secoli XV e XVI.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, Farsetto (giubbetto, zupone)Farsetto (giubbetto, zupone)
Indumento principale, spesso imbottito, portato sopra la camicia e sotto il giuppone.
, Saio (saglio, saione)Saio (saglio, saione)
Veste simile alla più antica gonnella, quest'ultima in voga nel XIV secolo e nella prima metà del XV, con ampia scollatura tonda o quadrata da cui fuoriusciva generalmente la camicia elegantemente arricciata. Lunga e ampia, con maniche e guarnizioni, è sfoggiata dagli uomini nel Rinascimento.

Descrizione

Nel ritratto attribuito a Domenico Capriolo un gentiluomo in età ancora acerba, forse il pittore stesso, indossa un saione di seta a strisce oro e cremisi. Questo capo, mutuato dall'abbigliamento militare, dove veniva indossato normalmente sopra all'armatura, diventa fra gli indumenti principali delle fogge maschili diffuse in Italia fra il primo ed il secondo decennio del Cinquecento. Lungo fino al ginocchio e indossato sopra al farsetto e alle calze, esso era quasi sempre di due colori contrastanti, per creare il tipico effetto a scacchi. Nel modello indossato dal giovane gentiluomo si può osservare l'ampia scollatura che lascia intravedere la camicia di batista di lino fittamente plissettata, ma soprattutto la manica, il cui volume è decisamente ampio, secondo una foggia tipica dell'inizio del secolo, che riguarda tanto la moda maschile che quella femminile. Aperta in più punti, essa lascia intravedere dalle fessure l'imbottitura verde del farsetto sottostante. Un altro aspetto tipico della moda di quegli anni è il viso lasciato imberbe e le lunghe e folte chiome sciolte, che ricadono sulle spalle. Sul capo il giovane porta una berretta piatta e nera, contornata da una greca grigia di motivi geometrici. A completare la mise una morbida e calda pelliccia è appoggiata su una spalla.

Fonte: Jane Bridgeman, I santi "gagliardi cavalieri". Vesti e armature nell'iconografia dei Santi Faustino e Giovita, in Massimiliano Capella, Ida Gianfranceschini, Elena Lucchesi Ragni (a cura di), Ferramola e Moretto, Brescia 2004, pp. 65-67. 
Elisabetta De Toni