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Opere

Ritratto di Lionello d'Este

Dimensioni: 28 x 19 cm

Data: 1441

Tecnica: Tempera su tavola

Collocazione

Accademia Carrara @ Bergamo

Autore

Antonio di Puccio Pisano, Pisanello (Pisa ante 1395 - Napoli (?) 1455 ca)

Soggetti

GiorneaGiornea
Verso il 1450 la giornea era una casacca corta, aperta davanti con maniche aperte o anche chiuse al polso ma sempre molto larghe, e molto imbottita sulle spalle. Sopra la giornea si portavano catene d'oro a pił giri e medaglioni. Si diffondono nel '400 anche le giornee da donna, sopravvesti o zimarre aperte davanti, o anche ai lati sotto le braccia, spesso con maniche di diverso colore e foderate di pelliccia, ornate di frange e di ricami. Sempre nei conti quattrocenteschi figurano "jorneuzze" come abbigliamento da bambini. La giornea scompare nella seconda metą del '400.
, DamascoDamasco
Tessuto di seta di un solo colore in genere lavorato a motivi floreali che spiccano sul fondo raso per contrasto di luminosità.
, Velluto unitoVelluto unito
Velluto in cui i ciuffi di pelo ricoprono la superficie del tessuto in modo uniforme e non lasciano vedere l'intreccio di fondo.
, PettorinaPettorina
Inserto di stoffa con funzione ornamentale per coprire la scollatura femminile se particolarmente profonda. Già in voga fin dal XVI secolo, fu in quel tempo adottata anche nell'abbigliamento maschile. Nel XVIII secolo in Francia prese il nome di pièce d'estomac.

Descrizione

L'abbigliamento maschile italiano del Quattrocento tende a rendere la figura quadrata: le spalle del marchese di Ferrara sono infatti larghe e il petto appare convesso e imbottito. Molto probabilmente Lionello d'Este indossa una giornea confezionata in tessuto "damaschino" impreziosito da palmette, classico motivo orientaleggiante. Dalle spalle scende una doppia fila di perline in vetro, nuovo tipo di ricamo di derivazione veneziana. Il colletto è molto basso e piuttosto rigido. Al centro una pettorina di velluto color granata. I capelli sono acconciati "a scutella": tagliati a ciocche disposte sul capo seguendo l'andamento della testa. Pisanello è considerato uno dei più abili medaglisti del suo tempo. Solo per Lionello disegnò e incise ben sei medaglie commemorative e non è un caso che il signore di Ferrara sia stato qui raffigurato a pieno profilo (lo stile richiama infatti le antiche monete imperiali romane). Fiabesca è infine la collocazione ideale del ritratto: Lionello è circondato da rose canine e dietro le spalle porta un nodo, pegno d'amore verso la donna amata.

Fonti: Lina Mondini Lugaresi, Moda e costume, Torino 1964, p. 59; Rosana Pistolese, La moda nella storia del costume, Bologna 1979, p. 18.
Clara Pellegris