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Opere

Ritratto di giovane donna (La schiava turca)

Dimensioni: 68 x 53 cm

Data: 1532

Tecnica: Olio su tavola

Collocazione

Galleria Nazionale @ Parma

Autore

Girolamo Francesco Maria Mazzola, il Parmigianino (Parma 1503 - Casalmaggiore 1540)

Soggetti

Cameo (cammeo)Cameo (cammeo)
Gemma con una figura lavorata in rilievo negli strati diversamente colorati di una pietra preziosa o di una pietra dura: gli strati più scuri servono generalmente di sfondo e i più chiari per far risaltare il rilievo.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, GalaGala
Striscia di tessuto o un nastro che veniva applicato, increspato o annodato in vari modi, su abiti femminili come elemento decorativo.
, Raso di setaRaso di seta
Tessuto liscio e lucido in cui la superficie compatta era ottenuta grazie alla prevalenza di fili d'ordito sul diritto del tessuto, che nascondeva i punti di incrocio con le trame.
, VentaglioVentaglio
Il ventaglio pieghevole è nato in Giappone, dove veniva realizzato con legno di hinoki (cipresso giapponese). Introdotto per la prima volta in Cina alla fine del periodo Heian (dodicesimo secolo), fu in seguito prodotto dai cinesi con legno di sandalo o avorio e decorato in oro e argento. Tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo i ventagli orientali vennero introdotti in Europa, e intorno al 1549 divennero un accessorio di moda alla corte francese. A partire dal diciassettesimo secolo anche in Francia, e in particolare a Parigi fu avviata la produzione di ventagli; l'amore per questi accessori toccò la punta massima a metà del secolo successivo. Gli eleganti ventagli francesi rappresentavano la punta più alta di maestria dell'artigianato artistico; erano realizzati nei materiali più diversi, come avorio, tartaruga o madreperla e venivano decorati con pitture a smalto e lavori d'intaglio in rilievo.
, Acconciatura alla capigliaraAcconciatura alla capigliara
Storicamente legata a Isabella d'Este, simile al medievale balzo italiano e al rollo spagnolo, ma più schiacciata, pesante e fastosa; era un'acconciatura-copricapo a foggia di liscio turbante, formato da un'anima di leggera lamiera o cuoio rivestita di stoffa intrecciata di nastri.
, Stratagliata (crevé, trinciato)Stratagliata (crevé, trinciato)
Fessura praticata di sbieco nel tessuto e talvolta guarnita da uno sbuffo di stoffa di colore contrastante.

Descrizione

La giovane donna ritratta dal Parmigianino è stata ribattezzata “La schiava turca” a partire dal Settecento. Il bizzarro copricapo rende immediato il riferimento alla cultura orientale. La fanciulla dagli occhi a mandorla e dal viso tondo indossa un abito di tessuto blu dalle ampie maniche sbuffanti con intagli sul braccio, intrecciati tra loro da un sottile filo dorato visibile tra uno spacchetto e l'altro. Al di sotto indossa una camicia in teletta di seta dallo scollo molto profondo, a bande alterne bianche e ocra nella parte superiore e con polsini plissettati bordati con ricami. Nella mano sinistra impugna un leggerissimo ventaglio di struzzo, tipico delle spose veneziane. Ma il particolare più curioso del ritratto è proprio il copricapo: si tratta di una capigliara (o balzo), una fastosa acconciatura rinascimentale tipicamente italiana, di forma rotondeggiante, realizzata con tessuti preziosi avvolti attorno a un'intelaiatura rigida di cuoio e tela inamidata. Il balzo del ritratto è confezionato con fili d'oro intrecciati, arricchito con un prezioso cammeo rotondo raffigurante Pegaso (il mitico cavallo alato) e decorato con tre piccole gale, una bianca posta alta al centro della fronte e due ramate poste più basse ai lati.

Fonti: Parmabeniartistici.beniculturali.it
Clara Pellegris