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Opere

Ritratto di Carolina Bonaparte

Dimensioni: 32,7 x 23,8 cm

Data: 1813

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Museo Napoleonico @ Roma

Autore

Giuseppe Cammarano (Sciacca 1766 - Napoli 1850)

Soggetti

Abito stile impero (tunica alla vestale, robe en chemise)Abito stile impero (tunica alla vestale, robe en chemise)
Con abito in stile impero si intende un particolare tipo di abito da donna la cui caratteristica consiste nella vita molto alta, appena sotto il seno, che scende con una gonna lunga e fluente. Spesso è dotato di una scollatura quadrata e molto profonda, di un nastro o una cintura legati sotto il seno, e maniche a palloncino. Il modello più tradizionale dell'abito impero è di colore bianco confezionato in mussola o cotonina.
, GonnaGonna
L'indumento che ricopre la parte del corpo dalla vita in giù. Può presentare varie fogge, tipiche e caratteristiche di ogni secolo. La sua forma dipende dalla quantità di tessuto utilizzato e anche da supporti indossati sotto. 
, Merletti (pizzi o trina)Merletti (pizzi o trina)
Velo o tessuto finissimo, a punti radi, a nodo o intrecci svariatissimi usato di solito per ornamento nelle vesti.
, ScialleScialle
Panno quadrato o rettangolare, di origine orientale, che serve a coprire la nuca e le spalle nude. Nel Kashmir fin dal XV secolo si confezionano scialli con la finissima lana della capra tibetana. Gli scialli del Kashmir ebbero un grande successo in Europa nel periodo del Direttorio, come utile complemento della moda classicheggiante che imponeva leggeri abiti drappeggiati, profondamente scollati e senza maniche. La moda dello scialle si affermò durante tutta l’epoca romantica del Biedermeier e fu particolarmente diffusa sotto l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III.

Descrizione

Carolina Bonaparte, regina di Napoli e moglie di Gioacchino Murat, è qui ritratta con un costume della tradizione contadina napoletana. Sono evidenti tutti i tratti tipici dello stile impero: linea semplice e minimalista, vita altissima sotto il seno, scarpetta rasoterra allacciata alla schiava e acconciatura neoclassica. Ma qualche dettaglio è cambiato: la tipica manichetta a palloncino è infatti sostituita da una lunga manica a passamaneria con frange ai polsini e alla vita; alla scollatura quadrata è preferito un doppio colletto, uno alto nero e uno posticcio di merletto increspato; il colore bianco della gonna è di chiara ispirazione classica, ma la stoffa è molto più pesante rispetto al leggerissimo e trasparente tessuto della tradizionale “tunica alla vestale”. L'abito indossato dalla regina di Napoli è stato quindi rivisitato e adattato alla campagna partenopea. Siamo di fronte ad un abito più semplice e pratico, rispetto a quelli più eleganti e sofisticati sfoggiati dalle principesse della casata Bonaparte nelle sfarzose sale dei palazzi parigini. Lo scialle è sempre di gran moda: Carolina ne sfoggia uno color rosso pompeiano con profili colorati ricamati a frange, appoggiato semplicemente sul braccio. Infine, i capelli sono divisi in mezzo da una scriminatura e annodati sul retro. Sulla sommità del capo è stata realizzata una treccia sostenuta da un nastrino.

Fonti: Lina Mondini Lugaresi, Moda e costume, Torino 1964, p. 120; Giorgio Marangoni, Evoluzione storica e stilistica della moda, dal secolo del barocco all'eclettismo degli stili, Milano 1985, pp. 177-192.
Clara Pellegris