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Opere

Ritratto di Camille Monet su una panchina

Dimensioni: 60,6 x 80,3 cm

Data: 1873

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Metropolitan Museum of Art @ New York

Autore

Claude Monet (Parigi 1840 - Giverny 1926)

Soggetti

CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CappellinoCappellino
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, FarfallinoFarfallino
Indumento maschile indossato in alternativa alla più diffusa cravatta. Realizzato in diversi materiali, consiste in un fiocco simmetrico e di dimensioni contenute, che chiude il colletto della camicia.
, Finanziera (redingote)Finanziera (redingote)
Giacca da uomo nera con lunghe falde che si sovrappongono davanti, inizialmente di taglio aderente, mentre poi assumerà una linea più sciolta. Fa parte della tenuta da giorno dalla fine del XVIII agli inizi del XIX secolo, dopo il 1850 diventa abito da cerimonia. Nella seconda metà dell'Ottocento dal modello maschile si delinea una modello femminile dalla linea più sciancrata e dal taglio più aderente.
, CalzoniCalzoni
Derivano dalle bracae dei barbari e hanno avuto fogge diversissime. Nei secoli XVII e XVIII scendevano sino al ginocchio, fermati da un cinturino spesso ornato da coccarde, fibbie o preziosi bottoni.
, GonnaGonna
L'indumento che ricopre la parte del corpo dalla vita in giù. Può presentare varie fogge, tipiche e caratteristiche di ogni secolo. La sua forma dipende dalla quantità di tessuto utilizzato e anche da supporti indossati sotto. 
, OmbrellinoOmbrellino
Ombrellini e parasole per uso civile fecero la loro ricomparsa durante il Cinquecento, ma furono accolti con diffidenza, anche a causa del notevole peso e ingombro che li caratterizzava. Nel XVIII secolo vennero realizzati i primi esemplari leggeri e maneggevoli: l'ombrello divenne così un irrinunciabile oggetto di moda e comincia a diffondersi. Nell'Ottocento l'ombrello parasole era ormai un accessorio immancabile, prezioso completamento di ogni abito femminile. Accessorio di moda, ma anche di bellezza, destinato a riparare il viso dal sole mantenendo la pelle candida, indispensabile requisito di bellezza per ogni donna del XIX secolo.
, Sottogonna (sottoveste)Sottogonna (sottoveste)
Le sottogonne, indossate sopra o sotto al busto (a secondo della linea degli abiti in voga al momento), servivano a conferire volume e morbidezza alla gonna dell’abito. Solitamente le donne non indossavano mai meno di due sottogonne, ma potevano essere anche molte di più, soprattutto tra gli anni trenta e cinquanta del Ottocento, periodo in cui il volume delle gonne, in continua crescita, era ottenuto quasi esclusivamente grazie alle sottogonne sovrapposte.
, Tournure (o sellino)Tournure (o sellino)
Tipo di sottostruttura usata per sostenere il panneggio della gonna delle dame negli ultimi decenni del XIX secolo. Il suo successo decretò il definitivo tramonto della crinolina.
, Velluto unitoVelluto unito
Velluto in cui i ciuffi di pelo ricoprono la superficie del tessuto in modo uniforme e non lasciano vedere l'intreccio di fondo.
, CilindroCilindro
Tipo di cappello rialzato, con la parte superiore uniformemente piatta, con tesa più o meno larga a seconda del modello e con una fascia bassa, diffusosi nel corso del XIX secolo e ampiamente utilizzato, e sfoggiato, fino ai primi decenni del XX. La linea del cilindro è generalmente deformata, con la parte centrale più stretta rispetto alle estremità. Inizialmente confezionato in feltro ricavato dalla pelliccia di castoro, successivamente venne impiegata la seta.

Descrizione

Per questo dipinto en plain air, Monet ha fatto posare la moglie Camille e Eugène Manet nel giardino della sua casa ad Argenteuil. La donna indossa un abito costituito da un corpetto con larghi polsini di velluto, dal quale si vede spuntare la camicia bianca sottostante; nella parte inferiore del vestito si nota una sottogonna a balze e una gonna bordata di velluto che mostra un particolare rigonfiamento sul retro, ottenuto ricorrendo all'utilizzo della tournure. Infine, sui capelli raccolti è poggiato un cappellino scuro con applicati dei fiori colorati. L'uomo dietro la panchina indossa un paio di pantaloni lunghi e chiari, e una redingote nera, al di sotto della quale si scorge la camicia bianca chiusa al collo dal farfallino, che si intravede appena sotto la lunga barba. Sulla testa porta infine un cilindro nero. In lontananza si scorge un'altra figura femminile con un abito bianco e azzurro, un cappellino sulla testa e, nella mano, un ombrellino aperto per ripararsi dal sole.

Fonte: Gloria Groom (a cura di), L'impressionisme et la mode, Parigi 2012, p. 48.
Sara Volpi