Archivio Arte Moda

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Opere

Tre danzatori

Data: 1463

Tecnica: Miniatura

Collocazione

Bibliothčque nationale de France @ Parigi

Autore

Guglielmo Ebreo da Pesaro (Pesaro 1420 ca. - )

Soggetti

Acconciatura a cornaAcconciatura a corna
Apparsa per la prima volta nel 1410, questa acconciatura è considerata fra le più bizzarre della storia del costume europeo. I capelli, divisi a metà, vengono arrotolati sopra le orecchie attorno a due strutture a spirali realizzate in fil di ferro, ottenendo così la forma di due cornini, sui quali viene poi appoggiato un velo.
, CalzebracheCalzebrache
Indumento maschile del tardo medioevo costituito da due pezzi di stoffa che, separati e aderentissimi, coprivano interamente le gambe ed erano fermati da un panno che fasciava il basso ventre e i fianchi.
, Farsetto (giubbetto, zupone)Farsetto (giubbetto, zupone)
Indumento principale, spesso imbottito, portato sopra la camicia e sotto il giuppone.
, FusciaccaFusciacca
Fascia di stoffa pregiata per lo più di seta, portata trasversalmente sul corpo o intorno alla vita, fermata con un nodo o un fiocco.
, GiorneaGiornea
Verso il 1450 la giornea era una casacca corta, aperta davanti con maniche aperte o anche chiuse al polso ma sempre molto larghe, e molto imbottita sulle spalle. Sopra la giornea si portavano catene d'oro a pił giri e medaglioni. Si diffondono nel '400 anche le giornee da donna, sopravvesti o zimarre aperte davanti, o anche ai lati sotto le braccia, spesso con maniche di diverso colore e foderate di pelliccia, ornate di frange e di ricami. Sempre nei conti quattrocenteschi figurano "jorneuzze" come abbigliamento da bambini. La giornea scompare nella seconda metą del '400.
, CappelloCappello
Copricapo fornito di tesa, composto dal cucuzzolo (la parte più alta della calotta), la calotta (parte centrale, in corrispondenza del capo), che può aderire o esser sollevata rispetto alla testa, e la falda o tesa, ovvero la parte che sporge alla base della calotta.
, StrascicoStrascico
Fondo allungato dell'abito, che viene trascinato per terra. Rendendo la figura più alta e sottile, conferisce importanza a chi lo porta e perciò è riservato soprattutto agli ambienti di corte. Fissato sulle spalle come elemento separato, oppure prolungamento della veste.

Descrizione

La splendida miniatura, inserita tra le pagine del trattato "De practica seu arte tripudii vulgare opusculum", illustra un momento della vita quotidiana nei borghi medievali, ma offre anche un'importante testimonianza storica sulla moda di quegli anni. Il gentiluomo al centro, che conduce e accompagna la danza delle due dame, indossa il più classico dei completi tardo-medievali dal fortissimo contrasto di colori che risalta ogni singolo pezzo: il rosso fuoco del farsetto a maniche lunghe, all'epoca chiamato jaquette, è indossato sotto una giornea verde profilata di pelliccia bianca, smanicata, scampanata e stretta in vita da una fusciacca bianca. Sul petto, appare imbottita e lavorata a venature. La giornea è talmente corta, da lasciare spazio alle aderentissime calze-brache. Sul capo l'uomo indossa un alto cappello in feltro rosso, leggermente rientrante al centro. Le due fanciulle danzatrici indossano lo stesso abito a vita alta, con manica lunga e con strascico. Il girocollo è avvolto da una preziosa pettorina dorata, forse si tratta di una collana, talmente grande da impreziosire l'abito quasi fosse un colletto. I capelli della figura di sinistra sono raccolti nella tipica acconciatura a corna (sono ben visibili le due protuberanze sulla sommità del capo), la figura di destra invece ha i capelli raccolti in una reticella di tessuto colorato.

Fonte: Giorgio Marangoni, Evoluzione storica e stilistica della moda, dalle antiche civiltà mediterranee al rinascimento, Milano 1977, p. 207.
Clara Pellegris