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Opere

Ritratto di Hans Bromm

Dimensioni: 47 x 33,9 cm

Data: 1535

Tecnica: Olio su tavola

Collocazione

Germanisches National Museum @ Norimberga

Autore

Conrad Faber von Creuznach (Kreuznach 1495 circa - Francoforte sul Meno 1552 circa)

Soggetti

AnelloAnello
Ornamento in oro, argento o altro materiale, a forma di semplice cerchietto o con ornamento in pietre preziose, da portarsi alle dita delle mani.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CappelloCappello
Copricapo fornito di tesa, composto dal cucuzzolo (la parte più alta della calotta), la calotta (parte centrale, in corrispondenza del capo), che può aderire o esser sollevata rispetto alla testa, e la falda o tesa, ovvero la parte che sporge alla base della calotta.
, Farsetto (giubbetto, zupone)Farsetto (giubbetto, zupone)
Indumento principale, spesso imbottito, portato sopra la camicia e sotto il giuppone.
, SchaubeSchaube
Ampia casacca maschile cinquecentesca, di varia lunghezza, le cui maniche variano a seconda del modello: talvolta ha soltanto le aperture per il passaggio delle maniche e in tal caso assomiglia più a un mantello, oppure è dotata di vere e proprie maniche (maniche normali, maniche a palloncino, maniche pendenti dalle larghe falde).

Descrizione

Hans Bromm, un ricco patrizio di Francoforte, è qui ritratto con una schaube con largo collo in pelliccia risvoltato, sotto cui porta un farsetto nero caratterizzato da uno scollo ampio e quadrato. Altro immancabile capo d’abbigliamento rinascimentale è la camicia bianca fittamente plissettata e bordata con filo dorato. Il colletto, anch’esso dorato e chiuso con tre bottoni, termina con delle piccole arricciature, le stesse che compaiono anche all’estremità dei polsini. L’uomo, infine, porta dei baffi biondicci ben curati e un taglio di capelli comune nel periodo della Riforma: frangia lunga fino a metà fronte e corti sul retro e ai lati, a coprire le orecchie. Sul capo un cappello piatto con tesa larga; unico gioiello un anello d’oro all’indice sinistro.

Fonte: www.gnm.de
Sara Volpi