Archivio Arte Moda

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Opere

Un Lanzichenecco

Dimensioni: 8,9 x 6,5 cm

Data: 1520

Tecnica: Incisione

Collocazione

Metropolitan Museum of Art @ New York

Autore

Hans Sebald Beham (Norimberga 1500 - Francoforte sul Meno 1550)

Soggetti

BraghettaBraghetta
Nel Quattrocento, nella moda francese borgognona, alla calza a braca viene aggiunta una parte anteriore nella quale venivano rinserrati i genitali: si allacciava con due o quattro fiocchi a puntali, fibbie o bottoni, usata anche come tasca per i guanti e il fazzoletto. Custodia penica del costume rinascimentale. 
, CalzeCalze
Indumento aderente che ricopre le gambe. Dapprima le calze erano costituite da fasce avvolte intorno alla gamba, di lana o pelli fini; poi verranno lavorate ad ago o realizzate in tessuto, anche prezioso, tagliate e cucite (quelle cucite in seta e in velluto scompariranno solo alla fine del Settecento). L'evoluzione tecnologica nella fabbricazione delle calze risale al 1589 con la costruzione di un telaio da calze, che contribuì alla larga diffusione e alle molte varianti proprie di questo indumento.   
, Calze a becco d'anitraCalze a becco d'anitra
Tra il Trecento e il Quattrocento l'evoluzione del costume maschile lascia scoperte le gambe. Calze e scarpe divengono così straordinariamente importanti e spesso il confine tra i due indumenti appare incerto. Le calze a becco d'anitra sono un particolare esempio di "calze-solate", ovvero calze alle quali viene applicata una suola di cuoio e quindi indossate senza scarpe. Questo capo deve il nome alla sua forma: la parte anteriore si allarga a tal punto verso l'esterno del piede, da sembrare una zampa d'anatra palmata.
, CappelloCappello
Copricapo fornito di tesa, composto dal cucuzzolo (la parte più alta della calotta), la calotta (parte centrale, in corrispondenza del capo), che può aderire o esser sollevata rispetto alla testa, e la falda o tesa, ovvero la parte che sporge alla base della calotta.
, GiarrettieraGiarrettiera
Fascia da avvolgere intorno alla gamba per trattenere la calza; nel Medioevo trattiene i calzoni, stretta sotto il ginocchio, si incrocia dietro il garretto per tornare ad annodarsi sopra il ginocchio. Diverrà arma di seduzione sempre più impreziosita e ornata, indossata da entrambi i sessi. L'evoluzione moderna consiste nell'averla resa elastica. 
, Bragha o braghessaBragha o braghessa
Cosciali inizialmente aderenti e poi gonfi. Subiscono varie modifiche fino a diventare calzoni a palloncino, corti e imbottiti, ornati da increspature o da bande verticali indipendenti, così da fare intravedere la fodera sottostante solitamente di colore diverso.

Descrizione

I lanzichenecchi, ordine mercenario istituito da Massimiliano I nel 1487, combattono solo per il "soldo" e sono affamati predatori di bottino. Durante i loro saccheggi arraffano abiti femminili e velluti sacerdotali, corazzette di ferro e piume di struzzo, cinture pesantemente borchiate accostate a metri di pizzi vaporosi e delicati. Assemblando il tutto, in un vero trionfo di anarchica individualità, delineano il loro abbigliamento. Un abbigliamento totalmente inventato e assurdo, al di fuori di ogni regola stilistica. Nonostante l'estetica non fosse delle più piacevoli, i costumi di questi avventurieri esercitarono una forte influenza sul costume dei nobili del Cinquecento. E' forse uno dei primissimi casi di moda che si muove "dal basso verso l'alto". Molti dettagli del costume lanzichenecco, assemblati alla rinfusa e sfoggiati spavaldamente, rendono l'insieme estremamente pesante e confuso. Ma separati e ben calibrati, diventano dettagli di stile. Le invenzioni sartoriali di questi soldati hanno quindi fatto la storia della moda rinascimentale. Loro è l'idea del taglio della stoffa: esaltano a tal punto la moda delle fenditure, da rendere la superficie degli abiti simile a un setaccio. Praticano infatti tanti tagli, quanti essa stessa ne consentiva. Il farsetto dell'incisione sembra quasi essere stato confezionato con tante strisce di tessuto accostate le une alle altre, tanto i tagli sono fitti. Anche la braghetta è una loro invenzione: applicata alle braghe per difendere la zona pelvica durante i combattimenti, in tempo di pace è corredata da nastri variopinti e campanellini. Un omaggio alla loro virilità. Abbandonate le femminili calzebrache, i lanzichenecchi sfoggiano le prime "calze ad aco", calzette confezionate a maglia, fissate alle braghe con giarrettiere annodate alle ginocchia. Ai piedi, calzature a becco d'anitra, tanto piatte e dalla tomaia così ridotta, da essere considerate calze. Un cinturone e un grande cappello piumato completano la foggia del soldato.

Fonte: Giorgio Marangoni, Evoluzione storica e stilistica della moda, dalle antiche civiltà mediterranee al Rinascimento, Milano 1977, p. 267.
Clara Pellegris