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Opere

Ritratti di Enrico il pio duca di Sassonia e della moglie Catharina von Mecklenburg

Dimensioni: 184,5 x 82,5 cm

Data: 1514

Tecnica: Olio su tavola

Collocazione

Gemäldegalerie Alte Meister @ Dresda

Autore

Lucas Cranach, il Vecchio (Kronach 1472 - Weimar 1553)

Soggetti

Stratagliata (crevé, trinciato)Stratagliata (crevé, trinciato)
Fessura praticata di sbieco nel tessuto e talvolta guarnita da uno sbuffo di stoffa di colore contrastante.
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, GonnaGonna
L'indumento che ricopre la parte del corpo dalla vita in giù. Può presentare varie fogge, tipiche e caratteristiche di ogni secolo. La sua forma dipende dalla quantità di tessuto utilizzato e anche da supporti indossati sotto. 
, Vertugato (verducato, verduco, vertugade)Vertugato (verducato, verduco, vertugade)
Letteralmente "guarda virtù"; capo con ampia gonna sostenuta da rigidi cerchi, questi ultimi rivestiti con una stoffa generalmente di colore differente dal resto della gonna.
, Berretta piattaBerretta piatta
Copricapo morbido e piatto di dimensioni variabili, spesso di velluto e guarnito con ricami e piume. Era diffuso soprattutto nei secoli XV e XVI.
, CalzeCalze
Indumento aderente che ricopre le gambe. Dapprima le calze erano costituite da fasce avvolte intorno alla gamba, di lana o pelli fini; poi verranno lavorate ad ago o realizzate in tessuto, anche prezioso, tagliate e cucite (quelle cucite in seta e in velluto scompariranno solo alla fine del Settecento). L'evoluzione tecnologica nella fabbricazione delle calze risale al 1589 con la costruzione di un telaio da calze, che contribuì alla larga diffusione e alle molte varianti proprie di questo indumento.   
, Pellanda (houppelande)Pellanda (houppelande)
Soprabito più comune nell'Europa del XIV e XV secolo, lungo sino alla caviglia, confezionato con un ricco e costoso tessuto, scampanato dalle spalle sino all'orlo. Il particolare più insolito di questo indumento sono le maniche: così larghe al polso da toccare terra. Foderato di pellicce preziose sul collo, sull'orlo e sui risvolti delle maniche.
, Catena d'oroCatena d'oro
, Bragha o braghessaBragha o braghessa
Cosciali inizialmente aderenti e poi gonfi. Subiscono varie modifiche fino a diventare calzoni a palloncino, corti e imbottiti, ornati da increspature o da bande verticali indipendenti, così da fare intravedere la fodera sottostante solitamente di colore diverso.
, Maniche a imbutoManiche a imbuto
Tipologia di manica dalle numerose varianti, la cui caratteristica più comune è quella che vede la stoffa allargarsi gradatamente dal polso fino a coprire la mano.

Descrizione

In questi ritratti di Cranach, mentre l'abito maschile è decorato da innumerevoli intagli, quello della dama presenta una grande ricchezza nei motivi floreali. La veste femminile è formata da un corpetto stringato, con un punto vita leggermente alto; le maniche a imbuto sono aderenti e mostrano all'altezza del gomito ampi sbuffi di tessuto, mentre la gonna, sostenuta dal vertugato, cucita al corpetto e leggermente svasata, raccoglie attorno alla vita l'ampiezza del tessuto in larghe pieghe aperte. Il capo è decorato da una nuvola di piume. Il marito, sotto ad una pellanda scura, indossa un abito con braghe che arrivano al ginocchio; le calze rosse sono ben tese. In testa porta una berretta piatta senza tesa a spicchi bianchi e rossi, indossata leggermente inclinata. Entrambi i coniugi portano vari giri di grosse catene d'oro attorno al collo; di quelli della donna, il giro più ampio termina a punta sopra il corpetto. Nei primi anni del XVI secolo la moda del taglio ornamentale praticato nella stoffa dell'abito estraendo la fodera dalla fessura divenne molto diffuso. Nell'abito maschile non solo la giubba ma anche le brache erano coperte di tagli. Questa moda si estese anche alle vesti femminili ma non conobbe la medesima fortuna in quanto questo tipo di moda mal si adattava alle gonne. Curioso dettaglio storico a proposito dell'uso rinascimentale di praticare tagli alle maniche, al corpetto e ai calzoni degli uomini: tradizione vuole che questa moda sia stata adottata per la prima volta dagli Svizzeri. Dopo la loro vittoria sui Borgognoni (1477), non riuscendo a indossare gli stretti abiti di cui si erano impadroniti, uno dei vincitori pensò di praticare nel vestito una serie di tagli col coltello. Nacque così la moda rinascimentale degli “abiti accoltellati”. In Italia fu portata dai Lanzichenecchi.

Fonti: James Laver, Moda e costume. Breve storia dall'antichità ad oggi, Milano 2003, p. 82; Lina Mondini Lugaresi, Moda e costume, Torino 1964, p. 74.
Elisabetta De Toni