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Opere

Filippo III di Borgogna, detto il Buono, riceve una copia delle Chroniques des Hainaut

Dimensioni: 14,8 x 19,7 cm

Data: 1448

Tecnica: Miniatura

Collocazione

Bibliothèque royale de Belgique @ Bruxelles

Autore

Rogier van der Weyden (Tournai 1399-1400 - Bruxelles 1464)

Soggetti

Chaperon à turbanChaperon à turban
Versione europea del tipico copricapo arabo. Il modello è molto simile allo chaperon classico, ma è privo di lembi che scendono lungo le spalle. Il rotolo di stoffa è infatti completamente avvolto sulla nuca in un sofisticato gioco di grovigli e intrecci.
, Pellanda (houppelande)Pellanda (houppelande)
Soprabito più comune nell'Europa del XIV e XV secolo, lungo sino alla caviglia, confezionato con un ricco e costoso tessuto, scampanato dalle spalle sino all'orlo. Il particolare più insolito di questo indumento sono le maniche: così larghe al polso da toccare terra. Foderato di pellicce preziose sul collo, sull'orlo e sui risvolti delle maniche.
, Scarpa à la poulaineScarpa à la poulaine
Volgarmente detta "scarpa appuntita", la poulaine è un tipo di calzatura molto in voga tra la nobiltà europea nel corso del XV secolo. Realizzata in cuoio, aveva la forma di una babbuccia e la peculiare caratteristica di una punta imbottita e rinforzata da un'armatura di stecche di balena, estremamente lunga (20 centimetri oltre l'alluce). Capo unisex, aveva punta più accentuata nei modelli maschili, la quale, secondo le cronache dell'epoca, doveva essere sostenuta con catenelle legate al ginocchio.
, Velluto broccatoVelluto broccato
Velluto che presenta aree di fondo ricoperte da trame broccate generalmente in filati d'oro e d'argento.
, Catena d'oroCatena d'oro

Descrizione

L'abbigliamento tipico della corte borgognona appare chiaramente da questa miniatura che rappresenta l'occasione della consegna del libro Chroniques des Hainaut, da parte dell'autore al suo protettore, Filippo III di Borgogna. L'abito del duca di ricercata eleganza, è composto da una pellanda, nera e corta, bordata di pelliccia, ben stretta in vita. Vistoso è lo chaperon à turban, reso esagerato dagli ampi lembi di tessuto legati dietro alla testa. Meno appariscente appare il copricapo del personaggio alla destra del duca, il cancelliere Nicolas Rolin, l'unico a indossarne anche lui uno, a parte il vescovo di Tournai (riconoscibile per l'abito talare rosso). Tutti gli altri sono a capo nudo, ciò che permette di notare le fronti rasate. Tutti indossano una pellanda corta che, come quella di Filippo, è bordata di pelliccia e voluminosa all'altezza delle spalle imbottite. Cambiano i colori dei tessuti, verdi, blu, grigio, beige, ma tutti di velluto broccato. I nobili ritratti portano degli zoccoli alla poulaine, indossati sopra alle calzature, come si vede chiaramente se si osserva l'uomo vestito di verde con le calze beige alla destra della rappresentazione. Filippo e la sua corte indossano infine la catena d'oro con il simbolo del Toson d'oro. 

Fonti: J. Anderson Black e Madge Garland, Storia della moda, Novara 1987, p. 131; Giulia Mafai, Storia del Costume dall'età romana al Settecento, Milano 2011, p. 220. 
Elisabetta De Toni