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Opere

Loth e le sue figlie

Dimensioni: 57 x 36,8 cm

Data: 1529

Tecnica: Olio su tavola

Collocazione

Bayerische Staatsgemäldesammlungen @ Aschaffenburg

Autore

Lucas Cranach, il Vecchio (Kronach 1472 - Weimar 1553)

Soggetti

CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, Catena d'oroCatena d'oro
, CollanaCollana
Gioiello o ornamento portato attorno al collo per impreziosire la figura di chi lo indossa. Realizzata con materiali, forme, colori e dimensioni diverse a seconda del gusto personale di chi la sfoggia e dell'epoca storica a cui risale.
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, GonnaGonna
L'indumento che ricopre la parte del corpo dalla vita in giù. Può presentare varie fogge, tipiche e caratteristiche di ogni secolo. La sua forma dipende dalla quantità di tessuto utilizzato e anche da supporti indossati sotto. 
, Pellanda (houppelande)Pellanda (houppelande)
Soprabito più comune nell'Europa del XIV e XV secolo, lungo sino alla caviglia, confezionato con un ricco e costoso tessuto, scampanato dalle spalle sino all'orlo. Il particolare più insolito di questo indumento sono le maniche: così larghe al polso da toccare terra. Foderato di pellicce preziose sul collo, sull'orlo e sui risvolti delle maniche.
, StivaliStivali
Calzatura alta che copre la gamba fino al ginocchio e, talvolta, fino a metà coscia. Può essere confezionata in pelle o in cuoio.
, Stratagliata (crevé, trinciato)Stratagliata (crevé, trinciato)
Fessura praticata di sbieco nel tessuto e talvolta guarnita da uno sbuffo di stoffa di colore contrastante.
, Velluto broccatoVelluto broccato
Velluto che presenta aree di fondo ricoperte da trame broccate generalmente in filati d'oro e d'argento.
, Velluto unitoVelluto unito
Velluto in cui i ciuffi di pelo ricoprono la superficie del tessuto in modo uniforme e non lasciano vedere l'intreccio di fondo.
, Maniche a imbutoManiche a imbuto
Tipologia di manica dalle numerose varianti, la cui caratteristica più comune è quella che vede la stoffa allargarsi gradatamente dal polso fino a coprire la mano.

Descrizione

In quest’opera di Lucas Cranach sono raffigurati Loth, personaggio biblico, nipote di Abramo, e le sue due figlie, queste ultime intente a versargli da bere con lo scopo di farlo ubriacare per poi avere con lui un rapporto incestuoso. Entrambe le ragazze indossano un abito di velluto rosso-bruno con inserti di broccato costituito da un corpetto stringato, molto aderente, e una gonna che si allarga leggermente al di sotto della vita per poi scendere in fitte pieghe fino a terra. Le lunghe maniche presentano dei rigonfiamenti, ricoperti da tagli decorativi, in corrispondenza dell’attaccatura del braccio, del gomito e del polso, e infine terminano a forma di imbuto comprendo in parte le mani. L’ampio scollo è reso più casto da una candida camicia che sale fino a coprire il collo, dove termina con delle piccole arricciature nascoste dalla collana in oro con incastonate pietre preziose. Anche la grande catena, poggiata sulle spalle è realizzata con lo stesso materiale. Ai piedi indossano scarpe bianche in pelle. La ragazza sulla sinistra della tela porta i capelli sciolti, mossi dal vento, mentre l’altra li ha raccolti in una rete. Loth indossa una pellanda color verde-blu, bordata di pelliccia, che presenta numerose pieghettature sul busto; ai piedi porta degli stivali.

Fonte: Giulia Mafai, Storia del costume dall’età romana al Settecento, Milano 2011, pp. 226-229.
Sara Volpi
Elisabetta De Toni