Archivio Arte Moda

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Opere

Ritratto di Laura da Pola

Dimensioni: 90 x 75 cm

Data: 1544

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Pinacoteca di Brera @ Milano

Autore

Lorenzo Lotto (Venezia 1480 - Loreto 1556/1557)

Soggetti

CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CamoraCamora
Veste con ampie maniche che copriva il corpo quasi interamente; con scollo quadrato o tondo e punto di vita leggermente rialzato. Era l'indumento femminile più diffuso ancora nella prima metà del XVI secolo.
, CinturaCintura
Striscia morbida e flessibile per avvolgere o stringere le vesti all'altezza della vita (ma da porre anche sui fianchi o sotto al seno) o per sostenere oggetti al fianco, come spada, sciabola, ecc. Composta in materiali vari come stoffa, cuoio e metallo.
, CollanaCollana
Gioiello o ornamento portato attorno al collo per impreziosire la figura di chi lo indossa. Realizzata con materiali, forme, colori e dimensioni diverse a seconda del gusto personale di chi la sfoggia e dell'epoca storica a cui risale.
, CuffiaCuffia
Copricapo di panno, trine o altri tessuti, più o meno adorno, talvolta legato sotto il mento. Fu portato con molte varianti fino al XVII secolo e successivamente destinata esclusivamente ai bambini.
, MantelloMantello
Indumento maschile e femminile, lungo e ampio, privo di maniche, spesso con cappuccio, che si porta sopra i vestiti, appoggiato sulle spalle e agganciato al collo in modo che ricaschi tutto intorno alla persona e possa drappeggiarsi variamente.
, PassamaneriaPassamaneria
Guarnizione decorativa per abiti, tappezzerie e tendaggi.
, PerlePerle
Corpi globulosi che si producono sulla parte interna della conchiglia di alcuni molluschi. Possono avere riflessi azzurri, rosa, gialli, talvolta neri. Il loro valore vari a seconda della grandezza, della lucentezza e della forma (sferica, ovale, a goccia, irregolare o a grandi riso). La moda del Rinascimento prende dal mondo antico la passione per le perle. 
, Raso di setaRaso di seta
Tessuto liscio e lucido in cui la superficie compatta era ottenuta grazie alla prevalenza di fili d'ordito sul diritto del tessuto, che nascondeva i punti di incrocio con le trame.
, Velluto unitoVelluto unito
Velluto in cui i ciuffi di pelo ricoprono la superficie del tessuto in modo uniforme e non lasciano vedere l'intreccio di fondo.
, VentaglioVentaglio
Il ventaglio pieghevole è nato in Giappone, dove veniva realizzato con legno di hinoki (cipresso giapponese). Introdotto per la prima volta in Cina alla fine del periodo Heian (dodicesimo secolo), fu in seguito prodotto dai cinesi con legno di sandalo o avorio e decorato in oro e argento. Tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo i ventagli orientali vennero introdotti in Europa, e intorno al 1549 divennero un accessorio di moda alla corte francese. A partire dal diciassettesimo secolo anche in Francia, e in particolare a Parigi fu avviata la produzione di ventagli; l'amore per questi accessori toccò la punta massima a metà del secolo successivo. Gli eleganti ventagli francesi rappresentavano la punta più alta di maestria dell'artigianato artistico; erano realizzati nei materiali più diversi, come avorio, tartaruga o madreperla e venivano decorati con pitture a smalto e lavori d'intaglio in rilievo.

Descrizione

Nella Milano del Cinquecento sfoggiare abiti eccessivamente preziosi e ricchi di decori e orpelli era considerata una violazione delle severe leggi suntuarie, imposte alla nobiltà cittadina per tentar di mettere un freno alla sua eccessiva esuberanza estetica e stilistica. La ventenne fanciulla ritratta dal Lotto è appoggiata a un inginocchiatoio e tiene in mano un libricino di preghiere. Il suo abito è ricco di dettagli e particolari: la camora di seta è ornata da sottili bande di velluto nero che intrecciandosi disegnano un elegante motivo. Sulle maniche e sulla gonna il tratto è ondulato e sinuoso, sul busto crea invece una griglia di rombi. Le leggi suntuarie, per impedire l'eccesivo uso del velluto, limitarono però il suo impiego solo agli orli. Anche la parte superiore è molto curata: le spalle sono infatti coperte da una particolarissima guarnizione in passamaneria dorata, i cui disegni in rilievo si ripetono sulla cuffietta. Manufatti di questo genere sono quasi certamente opera di passamantieri milanesi, celebrati per questo tipo di lavori. Sotto l'abito a scollatura orizzontale è indossata una camicia dal colletto a corolla, aperta sulla collana di perle. La vita è stretta da una catena dorata, alla quale è agganciato il ventaglio di piume. Piuttosto raro nella moda femminile cinquecentesca il mantello di velluto rosso appoggiato alle spalle.

Fonte: Rosita Levi Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. III, Milano 1964, tavola 16.
Clara Pellegris