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Opere

Susanna e i vecchioni

Dimensioni: 66 x 51 cm

Data: 1517

Tecnica: Olio su tavola

Collocazione

Galleria degli Uffizi @ Firenze

Autore

Lorenzo Lotto (Venezia 1480 - Loreto 1556/1557)

Soggetti

CalzebracheCalzebrache
Indumento maschile del tardo medioevo costituito da due pezzi di stoffa che, separati e aderentissimi, coprivano interamente le gambe ed erano fermati da un panno che fasciava il basso ventre e i fianchi.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CappelloCappello
Copricapo fornito di tesa, composto dal cucuzzolo (la parte più alta della calotta), la calotta (parte centrale, in corrispondenza del capo), che può aderire o esser sollevata rispetto alla testa, e la falda o tesa, ovvero la parte che sporge alla base della calotta.
, Pellanda (houppelande)Pellanda (houppelande)
Soprabito più comune nell'Europa del XIV e XV secolo, lungo sino alla caviglia, confezionato con un ricco e costoso tessuto, scampanato dalle spalle sino all'orlo. Il particolare più insolito di questo indumento sono le maniche: così larghe al polso da toccare terra. Foderato di pellicce preziose sul collo, sull'orlo e sui risvolti delle maniche.
, ZuparelloZuparello
Un particolare giubbetto maschile portato a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento e indossato senza alcuna sopravveste, di foggia cortissima e dalle maniche gonfie sulle spalle e fascianti dal gomito al polso.

Descrizione

Lorenzo Lotto riproduce su tavola uno dei più noti episodi biblici tratto dall'Antico Testamento: l'intimità della giovane Susanna è violata da due vecchioni che, respinti, la accuseranno di adulterio. Il pittore veste i suoi personaggi ispirandosi alla moda italiana dell'ultimissimo Medioevo. Il servo che varca la soglia e irrompe sulla scena indossa un variopinto costume composto da uno zuparello, un particolare giubbetto maschile portato senza alcuna sopravveste, di foggia cortissima e dalle maniche gonfie sulle spalle e fascianti dal gomito al polso. Le aderentissime calzebrache gialle sono tagliate sulle cosce, alla maniera lanzichenecca, e arricchite da lacci neri alle ginocchia. Uno spacchetto nella zona pelvica lascia intravedere la camicia. Il ragazzo porta un cappello con baldanzoso pennacchio piumato appuntato orizzontalmente per allargare la linea del copricapo. La nuova estetica cambia rotta e tenderà infatti ad ampliare linee e forme in larghezza, e non più in altezza secondo l'estetica gotica. Le due grandi figure in primo piano sono gli impertinenti vecchioni. Lotto dà loro le fattezze di uomini di affari: indossano il classico "cappello da mercante" con la cupoletta bassa, e al cinturino è legata una scarsela contenente monete e documenti. Il corpo è coperto dalle spalle ai piedi da una lunga pellanda dalle caratteristiche maniche svasate dette manches ouvertes, è stretta in vita e ha spacchi a punta sia sulla schiena che sul petto. Tutti i personaggi calzano scarpe appena solate legate sul collo del piede.

Fonte: Rosita Levi Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. III, Milano 1964, p. 156; Cristina Giorgetti, Manuale di Storia del Costume e della Moda, Firenze 1992, p. 169.
Clara Pellegris