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Opere

Ritratto della contessa de la Châtre

Dimensioni: 114,3 x 87,6 cm

Data: 1789

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Metropolitan Museum of Art @ New York

Autore

Elisabeth-Louise Vigée-Lebrun (Parigi 1755 - Louveciennes 1842)

Soggetti

CappelloCappello
Copricapo fornito di tesa, composto dal cucuzzolo (la parte più alta della calotta), la calotta (parte centrale, in corrispondenza del capo), che può aderire o esser sollevata rispetto alla testa, e la falda o tesa, ovvero la parte che sporge alla base della calotta.
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, FichuFichu
Fazzoletto da collo di forma triangolare, frequente nel Settecento, di norma in tessuto leggero come velo, mussolina, seta o merletto, con gale o frange, usato per coprire le spalle e il petto. 
, GonnaGonna
L'indumento che ricopre la parte del corpo dalla vita in giù. Può presentare varie fogge, tipiche e caratteristiche di ogni secolo. La sua forma dipende dalla quantità di tessuto utilizzato e anche da supporti indossati sotto. 
, Merletti (pizzi o trina)Merletti (pizzi o trina)
Velo o tessuto finissimo, a punti radi, a nodo o intrecci svariatissimi usato di solito per ornamento nelle vesti.
, Raso di setaRaso di seta
Tessuto liscio e lucido in cui la superficie compatta era ottenuta grazie alla prevalenza di fili d'ordito sul diritto del tessuto, che nascondeva i punti di incrocio con le trame.
, Mussola (o mussolina)Mussola (o mussolina)
Tessuto trasparente di cotone, lana oppure seta.

Descrizione

A partire dal periodo  appena precedente la Rivoluzione francese, l'abbigliamento femminile va incontro a una semplificazione: l'abito diventa più sciolto, le stoffe operate e le ricche guarnizioni cadono pressoché in disuso e al loro posto si preferiscono stoffe leggere e lievi, come nel caso dell'abito qui indossato dalla contessa de la Châtre, confezionato in candida mussolina bianca. Il vestito si caratterizza per un corpetto abbastanza aderente, con maniche lunghe dalle quali emergono le estremità in pizzo del capo sottostante, e una gonna che scende morbidamente. La vita è sottolineata da un nastro di seta nera, chiuso a fiocco sul retro. Sulle spalle, infine, l'immancabile fichu profilato in pizzo. La pettinatura è quella preferita dalle donne in questi anni: cascate di fitti riccioli sopra i quali si porta un grande cappello di paglia, anch'esso decorato con un nastro nero annodato a fiocco, come quello posto alla cintura. In linea con la semplicità della mise, sono completamente assenti i gioielli.

Fonte: Giorgio Marangoni, Evoluzione storica e stilistica della moda dal secolo del barocco all'eclettismo degli stili, Milano 1985, pp. 137-161.
Sara Volpi