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Opere

Ritratto di Massimiliano Stampa, marchese di Soncino

Dimensioni: 136,8 X 31,5 cm

Data: 1557

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Walters Art Museum @ Baltimora

Autore

Sofonisba Anguissola (Cremona 1531 circa - Palermo 1626)

Soggetti

CalzeCalze
Indumento aderente che ricopre le gambe. Dapprima le calze erano costituite da fasce avvolte intorno alla gamba, di lana o pelli fini; poi verranno lavorate ad ago o realizzate in tessuto, anche prezioso, tagliate e cucite (quelle cucite in seta e in velluto scompariranno solo alla fine del Settecento). L'evoluzione tecnologica nella fabbricazione delle calze risale al 1589 con la costruzione di un telaio da calze, che contribuì alla larga diffusione e alle molte varianti proprie di questo indumento.   
, Calzoni à gigotCalzoni à gigot
Calzoni cortissimi lanciati dalla moda spagnola, molto imbottiti e rotondeggianti, in uso nella seconda metà del XVI secolo, specialmente in Europa occidentale. 
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, Farsetto (giubbetto, zupone)Farsetto (giubbetto, zupone)
Indumento principale, spesso imbottito, portato sopra la camicia e sotto il giuppone.
, AnelloAnello
Ornamento in oro, argento o altro materiale, a forma di semplice cerchietto o con ornamento in pietre preziose, da portarsi alle dita delle mani.
, CinturaCintura
Striscia morbida e flessibile per avvolgere o stringere le vesti all'altezza della vita (ma da porre anche sui fianchi o sotto al seno) o per sostenere oggetti al fianco, come spada, sciabola, ecc. Composta in materiali vari come stoffa, cuoio e metallo.
, GuantiGuanti
Accessorio dell'abbigliamento maschile e femminile che ricopre la mano fino al polso e separatamente ogni dito, seguendo la fisionomia della mano. Usato per proteggersi dal freddo, per questioni di igiene o come vezzo elegante. Durante il periodo impero, le nobildonne indossavano guanti lunghi fino al gomito.
, Scarpa a zampa d'orsoScarpa a zampa d'orso
La moda dei tagli rinascimentali si estende pian piano anche alle scarpe. Il modello a zampa d'orso presenta infatti particolari fenditure sul dorso del piede. Calzandolo, l'effetto è proprio quello di una zampa d'orso.

Descrizione

Poggiato a una colonna e stagliato su di uno sfondo verde, il giovane Massimiliano Stampa è ritratto con indosso un farsetto nero chiuso nella parte superiore da una serie di bottoni che corrono lungo il busto fino all'altezza della cintura. La parte inferiore è invece priva di chiusure perciò i lembi di tessuto sono unicamente accostati uno all'altro fino a sovrapporsi leggermente. Dal colletto rialzato del farsetto spunta quello della camicia sottostante, il cui effetto arricciato è ottenuto stringendo dei piccoli cordoncini che ricadono sul davanti; anche le maniche, morbide lungo le braccia e strette ai polsi, lasciano intravedere i polsini arricciati della camicia bianca. Accessorio immancabile è la sottile cintura di pelle con inserti metallici, alla quale è attaccata la spada trattenuta lungo il fianco. I lunghi lembi del farsetto arrivano a coprire quasi interamente i corti calzoncini neri di cui si vedono unicamente le estremità decorate ad intagli; al di sotto di questi, il giovane porta le calze e le scarpe a zampa d'orso hanno una forma affusolata e sono ricoperte anch'esse da tagli decorativi. Unico gioiello, un anello d'oro con pietra preziosa portato sul mignolo destro. Nella mano destra impugna un paio di guanti bianchi.

Fonte: Giulia Mafai, Storia del costume dall'età romana al Settecento, Milano 2011, pp. 250-260; James Laver, Moda e costume. Breve storia dall'antichità a oggi, Milano 2003, p. 95.
Sara Volpi
Elisabetta De Toni