Archivio Arte Moda

it en

Opere

Ritratto di Antonio e Lucia di Demetrio

Data: 1830

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Collezione privata @ -

Autore

Giuseppe Tominz (Gorizia 1790 - Gradiscutta 1866)

Soggetti

Acconciatura alla giraffaAcconciatura alla giraffa
Acconciatura ottocentesca costituita da una liscia e piatta ciocca di capelli disposta alta al centro della fronte, attorno alla quale prendono volume vaporosi boccoli che incorniciano tutto il viso, coprendo anche le orecchie.
, BraccialettoBraccialetto
Ornamento quasi sempre prezioso sia nel metallo che nella lavorazione portato fino dai tempi più antichi al polso o all'omero o alla caviglia, con il nome anche di cerchio.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CravattaCravatta
Accessorio elegante tipicamente maschile, ma usato a volte anche per abbellimento del vestiario femminile, costituito da una striscia sagomata e modellata, di seta o d'altro tessuto, che viene annodata attorno al collo facendola passare sotto il rovescio del colletto della camicia, lasciandone scendere l'estremità più lunga sul petto. Nella storia del costume, il nodo è il dettaglio che rendeva una cravatta particolare e alla moda.
, FracFrac
Abito maschile derivato dalla marsina; apparso nel corso del XVIII secolo; originariamente come abito per ufficiali, si affermò intorno al 1760 nei circoli borghesi.
, GuantiGuanti
Accessorio dell'abbigliamento maschile e femminile che ricopre la mano fino al polso e separatamente ogni dito, seguendo la fisionomia della mano. Usato per proteggersi dal freddo, per questioni di igiene o come vezzo elegante. Durante il periodo impero, le nobildonne indossavano guanti lunghi fino al gomito.
, MantellinaMantellina
Piccolo mantello femminile che giunge appena a metà braccio.
, OrecchiniOrecchini
Ornamenti da fissare ai lobi delle orecchie, appositamente perforati. Generalmente d'oro, argento, ma anche osso e legno, è un ornamento originariamente maschile, poi riservato a marinai e pirati, e infine diventato importante accessorio della moda femminile.  
, PerlePerle
Corpi globulosi che si producono sulla parte interna della conchiglia di alcuni molluschi. Possono avere riflessi azzurri, rosa, gialli, talvolta neri. Il loro valore vari a seconda della grandezza, della lucentezza e della forma (sferica, ovale, a goccia, irregolare o a grandi riso). La moda del Rinascimento prende dal mondo antico la passione per le perle. 
, SpillaSpilla
Ornamento femminile e maschile da porsi all'altezza della scollatura, sul risvolto del soprabito, su abiti, bluse, copricapi e anche cravatte. Realizzata normalmente in metallo (argento o oro, a volte in bronzo) e decorata con smalto o pietre preziose incastonate. 
, VentaglioVentaglio
Il ventaglio pieghevole è nato in Giappone, dove veniva realizzato con legno di hinoki (cipresso giapponese). Introdotto per la prima volta in Cina alla fine del periodo Heian (dodicesimo secolo), fu in seguito prodotto dai cinesi con legno di sandalo o avorio e decorato in oro e argento. Tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo i ventagli orientali vennero introdotti in Europa, e intorno al 1549 divennero un accessorio di moda alla corte francese. A partire dal diciassettesimo secolo anche in Francia, e in particolare a Parigi fu avviata la produzione di ventagli; l'amore per questi accessori toccò la punta massima a metà del secolo successivo. Gli eleganti ventagli francesi rappresentavano la punta più alta di maestria dell'artigianato artistico; erano realizzati nei materiali più diversi, come avorio, tartaruga o madreperla e venivano decorati con pitture a smalto e lavori d'intaglio in rilievo.
, Batista di linoBatista di lino
Tela finissima di lino che la tradizione vuole essere stata fabbricata originariamente da certo Baptiste da Cambrai nel XIII secolo.

Descrizione

In questo ritratto che raffigura la coppia di Demetrio si osserva l'inconfondibile stile dell'abbigliamento del periodo romantico con i suoi colori vivi e con la sua ricchezza ispirata da nostalgiche reminiscenze rinascimentali, seicentesche e settecentesche, e le sue estrose creazioni. Superato il periodo neoclassico, l'abito femminile abbandona il linearismo verticale a favore dell'espansione orizzontale e volumetrica della figura. La donna indossa un abito azzurro con maniche gonfie e scollatura ovale molto ampia, sopra cui porta una corta mantellina con collaretto in batista, chiuso da un nastrino azzurro, che richiama alla memoria le lattughe cinquecentesche. La mano che stringe il ventaglio è coperta da un candido guanto con ricami neri a motivi floreali; sul polso un bracciale in oro e ai lobi degli orecchini pendenti. La particolare acconciatura, detta "a giraffa", sostenuta da un'intelaiatura in filo di ferro, è costituita da una ciocca di capelli intrecciati, disposta a ventaglio sulla sommità del capo, mentre ai lati della testa vi sono dei morbidi e voluminosi boccoli. La pettinatura è inoltre impreziosita da giri di perle portate sulla fronte. Più legato alla tradizione resta l'abbigliamento maschile: frac nero, camicia bianca con colletto rigido e rialzato e cravatta annodata a farfalla con le cocche nascoste. Sul petto infine è applicata una piccola spilla preziosa.

Fonte: Rosita Levi Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. V, Milano 1964, pp. 111-119, tavola 44.
Sara Volpi