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Opere

Ritratto di Carolina Toppo

Data: 1829

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Collezione privata @ -

Autore

Giuseppe Tominz (Gorizia 1790 - Gradiscutta 1866)

Soggetti

BustoBusto
Corsetto in tessuto, irrigidito da stecche o elastico, comprime i fianchi e l'addome. Utilizzato dal XVI secolo per dare la forma alla parte superiore del corpo, ora appiattendo le prominenze, ora evidenziando e sostenendo, ora modellando il torso a cono, più o meno appuntito in vita, ora in forma di S più o meno accentuata.  
, CinturaCintura
Striscia morbida e flessibile per avvolgere o stringere le vesti all'altezza della vita (ma da porre anche sui fianchi o sotto al seno) o per sostenere oggetti al fianco, come spada, sciabola, ecc. Composta in materiali vari come stoffa, cuoio e metallo.
, CollanaCollana
Gioiello o ornamento portato attorno al collo per impreziosire la figura di chi lo indossa. Realizzata con materiali, forme, colori e dimensioni diverse a seconda del gusto personale di chi la sfoggia e dell'epoca storica a cui risale.
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, OrecchiniOrecchini
Ornamenti da fissare ai lobi delle orecchie, appositamente perforati. Generalmente d'oro, argento, ma anche osso e legno, è un ornamento originariamente maschile, poi riservato a marinai e pirati, e infine diventato importante accessorio della moda femminile.  

Descrizione

Nel periodo romantico l'abito si discosta dalle linee neoclassiche in voga fino agli inizi degli anni venti circa e va assumendo nuove caratteristiche: la vita ritorna al suo punto naturale e viene reintrodotto il busto che contribuisce a renderla ancora più sottile, unitamente all'utilizzo della cintura con fibbia che sottolinea maggiormente il vitino da vespa. Lo scollo ovale dell'abito è particolarmente ampio e corre da spalla a spalla, lasciando nuda la parte superiore del décolleté, mentre un colletto di fine tessuto trasparente ricopre la parte superiore del corpetto. Le maniche mostrano un rigonfiamento appena sotto la spalla che si ristringe poco sopra il gomito grazie all'utilizzo di laccetti, mentre riacquistano volume nella parte inferiore. Per quanto riguarda i gioielli, nel periodo romantico è di gran moda portare le parures, nel caso della donna qui ritratta essa è costituita da collana e orecchini, abbinati anche alla fibbia della cintura, realizzata con la stessa lavorazione e decorata con le stesse rosette che uniscono i grandi topazi della collana con appesa una croce. L'acconciatura si caratterizza per i fitti boccoli ai lati del viso e i capelli avvolti in una treccia fissata sul retro, mentre sulla sommità sono lisci e pettinati con la scriminatura nel mezzo.

Fonti: Rosita Levi Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. V, Milano 1964, tavola 65; J. Anderson Black e Madge Garland, Storia della moda, Novara 2001, pp. 252-261.
Sara Volpi