
Dimensioni: 253,5 x 189 cm
Data: 1584
Tecnica: Olio su tela
Pinacoteca nazionale @ Bologna
Lavinia Fontana (Bologna 1552 - Roma 1614)
CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle. ,
Catena d'oroCatena d'oro
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CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio. ,
GorgieraGorgiera
Colletto a pieghe fitte e strette, in mussola, trina o lino finissimo. Era inamidato e spesso irrigidito con filo di ferro.,
Merletti (pizzi o trina)Merletti (pizzi o trina)
Velo o tessuto finissimo, a punti radi, a nodo o intrecci svariatissimi usato di solito per ornamento nelle vesti.,
PerlePerle
Corpi globulosi che si producono sulla parte interna della conchiglia di alcuni molluschi. Possono avere riflessi azzurri, rosa, gialli, talvolta neri. Il loro valore vari a seconda della grandezza, della lucentezza e della forma (sferica, ovale, a goccia, irregolare o a grandi riso). La moda del Rinascimento prende dal mondo antico la passione per le perle. ,
SopravvesteSopravveste
Termine generico che si riferisce esclusivamente all'indumento superiore, aperto davanti, indossato sopra gli altri capi di abbigliamento, come proposto dalla moda femminile tra il XVI e il XIX secolo.,
SchaubeSchaube
Ampia casacca maschile cinquecentesca, di varia lunghezza, le cui maniche variano a seconda del modello: talvolta ha soltanto le aperture per il passaggio delle maniche e in tal caso assomiglia più a un mantello, oppure è dotata di vere e proprie maniche (maniche normali, maniche a palloncino, maniche pendenti dalle larghe falde).,
Vertugato (verducato, verduco, vertugade)Vertugato (verducato, verduco, vertugade)
Letteralmente "guarda virtù"; capo con ampia gonna sostenuta da rigidi cerchi, questi ultimi rivestiti con una stoffa generalmente di colore differente dal resto della gonna.
I cinque personaggi del dipinto sono disposti attorno a un tavolo rotondo: seduto al centro, il capo famiglia, Ulisse Gozzadini, in abito senatoriale e schaube in pelliccia; in primissimo piano, le sue figlie: sulla destra, Ginevra, la più anziana delle due; sulla sinistra, Laudomia. Alle loro spalle i rispettivi mariti, Annibale e Camillo. Le donne sfoggiano lo stesso identico abito: tessuti, linee e forme sono uguali. Entrambi sono composti da una lunga gonna irrigidita da un vertugade, da un corpetto e da una camicia dalle maniche piuttosto gonfie e leggermente intagliate. Curiosa è la sopravveste in pizzo nero, trasparente, con disegni floreali e smanicata con motivo a punte, al di sopra della quale sono posti numerose catene d'oro e fili di perle. I due abiti si differenziano solo per il colore: quello indossato da Laudomia è di colore rosso, un omaggio alla giovane età della fanciulla. Tutti i personaggi sfoggiano piccole gorgiere, piuttosto basse e piatte rispetto a quelle tradizionali. La famiglia Gozzadini è una delle più facoltose e note famiglie bolognesi del Rinascimento. Appartenente alla nobiltà senatoria della città, vanta tra le proprie fila giureconsulti e banchieri. Lo scopo del grande ritratto realizzato da Lavinia Fontana è proprio quello di trasmettere il rango sociale e la forza economica della famiglia bolognese.
Clara Pellegris
Elisabetta De Toni