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Opere

Ritratto di famiglia

Dimensioni: 201,6 x 165,1 cm

Data: 1558

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Fine Arts Museums of San Francisco @ San Francisco

Autore

Giovanni Antonio Fasolo (Mandello del Lario 1530 - Vicenza 1572)

Soggetti

AnelloAnello
Ornamento in oro, argento o altro materiale, a forma di semplice cerchietto o con ornamento in pietre preziose, da portarsi alle dita delle mani.
, Berretta piattaBerretta piatta
Copricapo morbido e piatto di dimensioni variabili, spesso di velluto e guarnito con ricami e piume. Era diffuso soprattutto nei secoli XV e XVI.
, CalzeCalze
Indumento aderente che ricopre le gambe. Dapprima le calze erano costituite da fasce avvolte intorno alla gamba, di lana o pelli fini; poi verranno lavorate ad ago o realizzate in tessuto, anche prezioso, tagliate e cucite (quelle cucite in seta e in velluto scompariranno solo alla fine del Settecento). L'evoluzione tecnologica nella fabbricazione delle calze risale al 1589 con la costruzione di un telaio da calze, che contribuì alla larga diffusione e alle molte varianti proprie di questo indumento.   
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CamoraCamora
Veste con ampie maniche che copriva il corpo quasi interamente; con scollo quadrato o tondo e punto di vita leggermente rialzato. Era l'indumento femminile più diffuso ancora nella prima metà del XVI secolo.
, CollanaCollana
Gioiello o ornamento portato attorno al collo per impreziosire la figura di chi lo indossa. Realizzata con materiali, forme, colori e dimensioni diverse a seconda del gusto personale di chi la sfoggia e dell'epoca storica a cui risale.
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, Farsetto (giubbetto, zupone)Farsetto (giubbetto, zupone)
Indumento principale, spesso imbottito, portato sopra la camicia e sotto il giuppone.
, GonnaGonna
L'indumento che ricopre la parte del corpo dalla vita in giù. Può presentare varie fogge, tipiche e caratteristiche di ogni secolo. La sua forma dipende dalla quantità di tessuto utilizzato e anche da supporti indossati sotto. 
, GuantiGuanti
Accessorio dell'abbigliamento maschile e femminile che ricopre la mano fino al polso e separatamente ogni dito, seguendo la fisionomia della mano. Usato per proteggersi dal freddo, per questioni di igiene o come vezzo elegante. Durante il periodo impero, le nobildonne indossavano guanti lunghi fino al gomito.
, Vertugato (verducato, verduco, vertugade)Vertugato (verducato, verduco, vertugade)
Letteralmente "guarda virtù"; capo con ampia gonna sostenuta da rigidi cerchi, questi ultimi rivestiti con una stoffa generalmente di colore differente dal resto della gonna.

Descrizione

In questo ritratto di famiglia tutti i membri indossano abiti dalle fogge tipiche di metà Cinquecento: la donna sulla destra porta un bell'esempio di camora che in questi anni, pur rimanendo sostanzialmente simile ai modelli precedenti, segna l'avvio di fogge che trionferanno verso la fine del secolo. In questo caso la camora presenta il tipico scollo ampio e quadrato, coperto in parte da una camicia bianca ricamata con filo d'oro, ma ha già una vita leggermente più allungata e appuntita; inoltre sotto la gonna, si porta il verdugale, il quale contribuisce a mantenere in forma e dare ampiezza alla gonna stessa. A impreziosire la figura diverse collane d'oro e anelli; da notare infine la presenza di uno zibellino da mano, uno degli ornamenti femminili più eleganti, raramente permesso dalle leggi suntuarie. L'uomo veste anch'egli secondo la moda di metà secolo, che molto risente dell'influsso spagnolo. L'abbigliamento severo si costituisce da un farsetto nero e dei corti calzoncini appena visibili; dello stesso colore sono anche le calze, le scarpe e la morbida berretta. Unico punto luce è rappresentato dal colletto arricciato della camicia bianca sottostante che si intravede anche ai polsi. Unico accessorio, oltre al berretto, è il guanto di pelle chiara. Infine il bambino, rappresentato nel mezzo, è abbigliato con degli indumenti del tutto simili a quelli del padre, come era solito per il tempo.

Fonte: Rosita Levi Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. III, Milano 1964, pp. 55-60, 69-71, 101-105.
Sara Volpi