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Opere

Ritratto di Catellano Trivulzio

Dimensioni: 74 x 56,5 cm

Data: 1505

Tecnica: Olio su tavola

Collocazione

Brooklyn Musuem @ Brooklyn

Autore

Bernardino de' Conti (Castelseprio 1465 ca. - Pavia 1523)

Soggetti

BerrettaBerretta
Copricapo in panno o in feltro molto diffuso nell'Italia settentrionale tra il XIV e il XVI secolo.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, GalaGala
Striscia di tessuto o un nastro che veniva applicato, increspato o annodato in vari modi, su abiti femminili come elemento decorativo.
, GiupponeGiuppone
Giubbetto più appariscente del farsetto, arricchito nella parte anteriore da voluminosa imbottitura.
, Pizzo (barba a punta)Pizzo (barba a punta)
Originariamente barba piena tagliata a punta sotto al mento; più tardi anche solo la barba sul mento. 
, RoboneRobone
Maestosa e ricchissima sopravveste signorile di gran moda nel XVI secolo. Avvolgente, lunga e quasi sempre foderata con pregiate pellicce. Lo sfoggio dei roboni non sfugge certo alla censura delle leggi suntuarie: soprabiti di questo genere erano infatti sempre ornati con orpelli, guarnizioni e pendagli di ricercata e costosa manifattura.

Descrizione

Bernardino de’ Conti dipinge il ventiseienne Catellano Trivulzio con il volto rigorosamente di profilo, come in una medaglia antica o una moneta, ma con il busto in vista per tre quarti, consentendo così di visualizzare gli splendidi velluti, la pelliccia, i ricami che caratterizzano la mise di un componente di una delle più potenti e ricche famiglie della  Milano rinascimentale. La scollatura del giuppone maschile, nei primissimi anni del Cinquecento è profonda e viene coperta dalla camicia che assume una grande importanza, ornandosi di finissimi inserti di passamaneria, che qui profilano il collo e scendono a raggiera sul petto. Si tratta di una moda - quella delle vaste scollature quadrate profilate da eleganti camicie - che caratterizza sia l’abbigliamento maschile che quello femminile. Il modello del giuppone indossato da Catellano Trivulzio è reso particolare dall’utilizzo del contrasto cromatico delle tinte, evidente sul petto dove le due metà colorate, oro e nero, si contrappongono, ornate da una frivola gala nera, così come nelle maniche di differente colore. Sopra l’uomo indossa un robone di velluto nero smanicato e foderato di morbida pelliccia. La berretta è ancora caratterizzata da un risvolto che, da qui a qualche anno, diventerà antiquato, ma si orna, come consuetudine, di una bella medaglia d’oro appuntata sopra. Le chiome del nobile sono lasciate sciolte, arrivando lisce e spioventi all’altezza delle spalle, mentre il viso è caratterizzato da un corto pizzetto e da sottili baffi curati. Si intuisce dal manico la spada allacciata alla vita.
Elisabetta De Toni