Archivio Arte Moda

it en

Opere

Le nozze di Cana

Dimensioni: 306 x 248 cm

Data: 1531

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

The State Hermitage Museum @ San Pietroburgo

Autore

Benvenuto Tisi, il Garofalo (Garofalo 1481 ca. - Ferrara 1559)

Soggetti

Acconciatura alla capigliaraAcconciatura alla capigliara
Storicamente legata a Isabella d'Este, simile al medievale balzo italiano e al rollo spagnolo, ma più schiacciata, pesante e fastosa; era un'acconciatura-copricapo a foggia di liscio turbante, formato da un'anima di leggera lamiera o cuoio rivestita di stoffa intrecciata di nastri.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CamoraCamora
Veste con ampie maniche che copriva il corpo quasi interamente; con scollo quadrato o tondo e punto di vita leggermente rialzato. Era l'indumento femminile più diffuso ancora nella prima metà del XVI secolo.
, Raso di setaRaso di seta
Tessuto liscio e lucido in cui la superficie compatta era ottenuta grazie alla prevalenza di fili d'ordito sul diritto del tessuto, che nascondeva i punti di incrocio con le trame.

Descrizione

Il Garofalo dipinge uno dei più famosi episodi biblici: durante un banchetto di nozze Gesù compie il suo primo miracolo, trasformando le giare di acqua in profumato vino. Nonostante la scena evangelica sia ambientata nella lontana Galilea in un tempo remoto, il pittore la immagina e la dipinge durante un banchetto a una corte rinascimentale. I costumi dei personaggi sono infatti di chiaro gusto cinquecentesco. In particolare i due figurini a capotavola, lo sposo e la sposa, sfoggiano abiti tipici del Rinascimento italiano. La donna veste una preziosissima camora in taffetà blu a strisce dorate. È seduta alla tavola nuziale, ma tutta la particolarità del suo abito è nella parte superiore: il punto vita è tenuto talmente alto, da accorciare e rimpicciolire il corpetto, riducendolo a una piccola pettorina dallo scollo netto e orizzontale, che schiaccia il seno gonfiandolo sotto la camicia. Particolare anche la sovrapposizione delle maniche: le increspature del tessuto a rocchettoni creano infatti volume, formando una gonfia manica a palloncino che si sviluppa poco sotto il livello delle spalle. A questo involucro di stoffa, è poi cucita una seconda manica molto più stretta e aderente che copre tutto il braccio fino al polso. Siamo ormai negli anni Trenta, e l’italianissima capigliara di Isabella d’Este ha cambiato forma: ora è spostata più sul retro, lasciando così in mostra i capelli piatti e divisi sulla fronte, è larga sulla sommità del capo e si assottiglia sul collo, scendendo lungo la nuca.
Clara Pellegris