Archivio Arte Moda

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Opere

Ritratto di dama

Dimensioni: 83,5 x 71,5 cm

Data: 1522

Tecnica: Olio su tavola

Collocazione

Szépmuvészeti Múzeum @ Budapest

Autore

Bernardino Licinio (Venezia 1485 - 1560 ca.)

Soggetti

RoboneRobone
Maestosa e ricchissima sopravveste signorile di gran moda nel XVI secolo. Avvolgente, lunga e quasi sempre foderata con pregiate pellicce. Lo sfoggio dei roboni non sfugge certo alla censura delle leggi suntuarie: soprabiti di questo genere erano infatti sempre ornati con orpelli, guarnizioni e pendagli di ricercata e costosa manifattura.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CuffiaCuffia
Copricapo di panno, trine o altri tessuti, più o meno adorno, talvolta legato sotto il mento. Fu portato con molte varianti fino al XVII secolo e successivamente destinata esclusivamente ai bambini.

Descrizione

Testimoniando di una moda femminile tipica del Rinascimento italiano, che vuole la donna abbondante e giunonica, Bernardino Licinio rappresenta questa dama dalla mise quasi maschile. Sopra una candida camicia di lino finemente plissettata e dallo scollo arrotondato, la donna indossa un'ampia sopravveste in velluto nero, caratterizzata da maniche abbondantissime e da un largo risvolto che avvolge le spalle ed il petto. Evidente è la tendenza a mettere in evidenza le linee orizzontali che tagliano la figura e ne sottolineano l'ampiezza. I capelli, divisi da una scriminatura centrale, sono raccolti in una cuffia che ricade sulla nuca, valorizzando così l'ovale pieno del volto.
Elisabetta De Toni