Archivio Arte Moda

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Opere

Ritratto del principe Guglielmo II d'Orange Nassau

Dimensioni: 119 x 105 cm

Data: 1631

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Schloss Oranienbaum @ Oranienbaum

Autore

Anthony van Dyck (Anversa 1599 - Londra 1641)

Soggetti

BerrettaBerretta
Copricapo in panno o in feltro molto diffuso nell'Italia settentrionale tra il XIV e il XVI secolo.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, Merletti (pizzi o trina)Merletti (pizzi o trina)
Velo o tessuto finissimo, a punti radi, a nodo o intrecci svariatissimi usato di solito per ornamento nelle vesti.
, Colletto a baveraColletto a bavera
Colletto piatto ricamato a merletto che si adagia morbidamente sulle spalle. Diffusosi intorno al 1630, in seguito al tramonto dell'ingombrante gorgiera.

Descrizione

Il giovanissimo Guglielmo II indossa una vestina dai toni aranciati, che presenta gli elementi tipici della moda del periodo, riscontrabili anche nell’abbigliamento degli adulti. La vestina č costituita da un unico pezzo di stoffa, stretta in vita, che scende fino a toccare il suolo. La parte superiore ricorda il tipico farsetto del tempo, dal quale fuoriesce il colletto della camicia sottostante, caratterizzato da ricche lavorazioni in pizzo e risvoltato sulle spalle; anche dai polsi spunta la camicia, le cui estremitā sono voltate all’indietro e terminano in lembi dalla forma di petali. Da notare il gioco di pieghettature creato dalla stoffa sulle gonfie maniche, riproposto anche sul resto dell’abito, e la lunga fila di bottoni che chiude la vestina dal collo fino all’orlo inferiore. Dalle spalle scende un lembo di stoffa che costituisce una sorta di piccolo mantello. Unico accessorio č il berretto di velluto nero, caratterizzato da una cupola bassa e morbida e una tesa rigida, su cui sono state applicate delle piume colorate.

Fonte: J. Anderson Black e Madge Garland, Storia della moda, Novara 2001, pp. 178-188.
Sara Volpi
Elisabetta De Toni