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Opere

Ritratto di famiglia

Dimensioni: 123,2 x 177,3 cm

Data: 1524

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

The Hampton Court Palace @ Londra

Autore

Bernardino Licinio (Venezia 1485 - 1560 ca.)

Soggetti

Acconciatura alla capigliaraAcconciatura alla capigliara
Storicamente legata a Isabella d'Este, simile al medievale balzo italiano e al rollo spagnolo, ma più schiacciata, pesante e fastosa; era un'acconciatura-copricapo a foggia di liscio turbante, formato da un'anima di leggera lamiera o cuoio rivestita di stoffa intrecciata di nastri.
, AnelloAnello
Ornamento in oro, argento o altro materiale, a forma di semplice cerchietto o con ornamento in pietre preziose, da portarsi alle dita delle mani.
, BerrettaBerretta
Copricapo in panno o in feltro molto diffuso nell'Italia settentrionale tra il XIV e il XVI secolo.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CamoraCamora
Veste con ampie maniche che copriva il corpo quasi interamente; con scollo quadrato o tondo e punto di vita leggermente rialzato. Era l'indumento femminile più diffuso ancora nella prima metà del XVI secolo.
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, Farsetto (giubbetto, zupone)Farsetto (giubbetto, zupone)
Indumento principale, spesso imbottito, portato sopra la camicia e sotto il giuppone.
, GonnaGonna
L'indumento che ricopre la parte del corpo dalla vita in giù. Può presentare varie fogge, tipiche e caratteristiche di ogni secolo. La sua forma dipende dalla quantità di tessuto utilizzato e anche da supporti indossati sotto. 
, RoboneRobone
Maestosa e ricchissima sopravveste signorile di gran moda nel XVI secolo. Avvolgente, lunga e quasi sempre foderata con pregiate pellicce. Lo sfoggio dei roboni non sfugge certo alla censura delle leggi suntuarie: soprabiti di questo genere erano infatti sempre ornati con orpelli, guarnizioni e pendagli di ricercata e costosa manifattura.

Descrizione

Raccolti attorno a una bella tavola, i numerosi membri di questa famiglia fanno sfoggio del loro prezioso guardaroba, indice di uno status sociale elevato. L'abbigliamento della madre spicca per sfarzosità e brillantezza dei colori, nonché per l'ampiezza volumetrica delle linee, tipica del periodo rinascimentale. La donna indossa una camora costituita da un prezioso corpetto decorato, color oro, e dall'ampio scollo che lascia in gran parte scoperte le spalle e il décolleté, quest'ultimo lambito dai pochi centimetri di camicia indossata sotto l’abito. All'estremità delle spalle si aprono delle grandi maniche che rendono la figura maestosa e sottolineano la tipica tendenza del primo Cinquecento a prediligere abiti dalla linea orizzontale. L'ampiezza, concentrata su metà braccio, si riduce poco dopo il gomito dove la manica aderisce maggiormente alla pelle; la mano nasconde la poca stoffa visibile della gonna che si intravede nelle fitte pieghettature, altro elemento che contribuisce a dilatare i volumi della veste. I biondi capelli, pettinati con la scriminatura nel mezzo, sono raccolti posteriormente in un’acconciatura alla capigliara, invenzione squisitamente italiana, che consiste nel raccogliere i capelli in una sorta di rete dalla forma tondeggiante e un po’ schiacciata. Del tutto assenti i gioielli, a eccezione di un anello. Un abbigliamento del tutto simile è quello delle figlie seppur con qualche lieve modifica visibile nelle tinte delle stoffe e nei motivi che le decorano. Se le vesti femminili si distinguono per brillantezza e vivacità di colori, quella dell’uomo al contrario si caratterizza per la prevalenza del nero o di tinte molto scure. Il padre di famiglia è qui ritratto con un giubbone abbottonato sul davanti e con colletto rotondo dal quale emerge la camicia sottostante; al di sopra porta inoltre un robone dagli ampi risvolti. I capelli lisci e relativamente lunghi si accompagnano a un volto completamente privo di barba e baffi. Unico accessorio, un semplice berretto nero.

Fonte: Rosita Levi Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. III, Milano 1964, pp. 55-59, 90-91, 131-134, 153-156.
Sara Volpi