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Opere

Ritratto della signora Jacques-Louis Leblanc (Françoise Poncelle)

Dimensioni: 119,4 x 92,7 cm

Data: 1823

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Metropolitan Museum of Art @ New York

Autore

Jean-Auguste-Dominique Ingres (Montauban 1780 - Parigi 1867)

Soggetti

AnelloAnello
Ornamento in oro, argento o altro materiale, a forma di semplice cerchietto o con ornamento in pietre preziose, da portarsi alle dita delle mani.
, Catena d'oroCatena d'oro
, CinturaCintura
Striscia morbida e flessibile per avvolgere o stringere le vesti all'altezza della vita (ma da porre anche sui fianchi o sotto al seno) o per sostenere oggetti al fianco, come spada, sciabola, ecc. Composta in materiali vari come stoffa, cuoio e metallo.
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, GalaGala
Striscia di tessuto o un nastro che veniva applicato, increspato o annodato in vari modi, su abiti femminili come elemento decorativo.
, Maniche a palloncinoManiche a palloncino
Modello di manica corta tipico degli abiti femminili Stile Impero, caratterizzato da un rigonfiamento sulla spalla e da un'arricciatura nella parte superiore del braccio.
, OrecchiniOrecchini
Ornamenti da fissare ai lobi delle orecchie, appositamente perforati. Generalmente d'oro, argento, ma anche osso e legno, è un ornamento originariamente maschile, poi riservato a marinai e pirati, e infine diventato importante accessorio della moda femminile.  
, ScialleScialle
Panno quadrato o rettangolare, di origine orientale, che serve a coprire la nuca e le spalle nude. Nel Kashmir fin dal XV secolo si confezionano scialli con la finissima lana della capra tibetana. Gli scialli del Kashmir ebbero un grande successo in Europa nel periodo del Direttorio, come utile complemento della moda classicheggiante che imponeva leggeri abiti drappeggiati, profondamente scollati e senza maniche. La moda dello scialle si affermò durante tutta l’epoca romantica del Biedermeier e fu particolarmente diffusa sotto l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III.

Descrizione

Il ritratto raffigura la signora Françoise Poncelle, consorte di Jacques-Louis Leblanc e dama di  compagnia della granduchessa di Toscana, nonché sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi. La donna indossa un elegante abito nero la cui linea è caratteristica di quel periodo di passaggio tra lo stile neoclassico, in voga negli anni precedenti, e il nuovo stile romantico cha va delineandosi. Il vestito mostra ancora una vita segnata relativamente alta, qui sottolineata da una cintura tono su tono, e un'ampia scollatura ovale con le maniche a palloncino attaccate basse. Le braccia, altrimenti completamente nude, sono invece avvolte in un'ulteriore manica confezionata in finissimo tessuto trasparente su  cui sono applicate delle gale nere all'altezza del polso. La lunga catena d'oro che scende sul corpetto plissettato porta appeso un prezioso orologio dotato di fermaglio che permette di fissarlo alla cintura. Oltre alla catena, la signora Leblanc sfoggia anche due anelli d'oro e dei discreti orecchini di brillanti. In contrasto con  il colore scuro dell'abito è il grande scialle dai toni brillanti e motivi floreali  stilizzati, un accessorio già diffuso nel periodo neoclassico e ancora di gran moda in  quello romantico, che le signore avvolgono con sapiente civetteria attorno alle  braccia. In particolare si possono inoltre notare delle piccole "E" che decorano lo scialle in onore della granduchessa Elisa. Infine, nascosta dalla mano sinistra vi è una preziosa borsetta nera. La pettinatura si caratterizza per una ciocca di capelli raccolta  sulla sommità del capo e dei morbidi boccoli ricadenti sulle tempie; all'acconciatura si aggiunge infine un tocco di eleganza dato dal fiocco nero.

Fonte: Rosita Levi Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. V, Milano 1964, pp. 111-159.
Sara Volpi