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Opere

Rinuncia dei beni terreni

Data: 1485

Tecnica: Affresco

Collocazione

Cappella Sassetti, Chiesa di Santa Trinitą @ Firenze

Autore

Domenico Bigordi, il Ghirlandaio (Firenze 1449 - Firenze 1494)

Soggetti

Gonnella (vestina)Gonnella (vestina)
Termine riferito a un indumento sia maschile che femminile trecentesco. Nel caso di abbigliamento infantile si tratta di una veste con maniche, caratterizzata da pieghe nella parte inferiore, stretta in vita da un cordone o da una cintura. 
, MantelloMantello
Indumento maschile e femminile, lungo e ampio, privo di maniche, spesso con cappuccio, che si porta sopra i vestiti, appoggiato sulle spalle e agganciato al collo in modo che ricaschi tutto intorno alla persona e possa drappeggiarsi variamente.
, LuccoLucco
Ampia sopravveste lunga fino ai piedi caratterizzata dalla presenza di due aperture laterali per far passare le braccia. Lo si porta foderato di seta o sfoderato, al posto del mantello; d'inverno è foderato di pelliccia.
, ChaperonChaperon
Copricapo con pannello che scendeva sulle spalle; di origine francese, derivava da un cappuccio unito al mantello.
, BerrettaBerretta
Copricapo in panno o in feltro molto diffuso nell'Italia settentrionale tra il XIV e il XVI secolo.
, CalzeCalze
Indumento aderente che ricopre le gambe. Dapprima le calze erano costituite da fasce avvolte intorno alla gamba, di lana o pelli fini; poi verranno lavorate ad ago o realizzate in tessuto, anche prezioso, tagliate e cucite (quelle cucite in seta e in velluto scompariranno solo alla fine del Settecento). L'evoluzione tecnologica nella fabbricazione delle calze risale al 1589 con la costruzione di un telaio da calze, che contribuì alla larga diffusione e alle molte varianti proprie di questo indumento.   

Opere correlate

Miracolo del fanciullo resuscitato

Descrizione

Il 25 dicembre dell’anno 1485 Domenico Ghirlandaio firma il ciclo di affreschi dedicato alle Storie di San Francesco d’Assisi della Cappella Sassetti, nella chiesa fiorentina di Santa Trinità. Sassetti è un ricchissimo banchiere, responsabile del Banco Medici e del fondo monetario dell’illustre famiglia toscana. Tutti i personaggi che animano le scene affrescate indossano abiti caratteristici del Quattrocento italiano, offrendo un’istantanea della grande varietà delle vesti e sopravvesti maschili dell’epoca. La lunetta della Rinuncia dei beni terreni, ci mostra due varianti: l’uomo che tiene in mano la veste e il cinturino deposti da Francesco indossa una vestezola, del tutto simile alla gonnella trecentesca, forse un po’ più lunga al ginocchio e sempre abbinata a un paio di lunghe calze. Chiuso sulle spalle e lasciato cadere dritto soltanto con un lembo su di una spalla, il mantello conferiva dignità cittadina nella Firenze tardo-quattrocentesca. Senza un mantello o un lucco sulle spalle, non era neppure possibile intervenire alle udienze pubbliche. Ecco perché il Ghirlandaio lo fa indossare al suo uomo (la svestizione di Francesco è infatti rappresentata come un evento pubblico). Sul capo, uno chaperon, sempre di panno rosso. Il personaggio all’estrema sinistra veste invece un lucco aranciato foderato di bianco, un lungo soprabito di gran voga tra gli eminenti cittadini fiorentini e portato con una berretta di forma tonda, lievemente conica, semplice e senza cuciture a vista.

Fonte: Rosita Levi Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. II, Milano 1964, figure 166, 173.
Clara Pellegris