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Opere

Sposalizio della Vergine

Data: 1475

Tecnica: Affresco

Collocazione

Chiesa dell'Annunziata @ Piancogno (Borno)

Autore

Giovanni Pietro da Cemmo (Cemmo Seconda metą del XV - Cemmo Inizio del XVI)

Soggetti

GamurraGamurra
Lunga veste quattrocentesca tipica dell'Italia centro-settentrionale che ricorda la gonnella trecentesca. Utilizzata soprattutto negli ultimi decenni del Secolo senza sopravveste e spesso utilizzata con maniche di stoffa e colore diversi.
, Calze solateCalze solate
Particolare tipologia di calze con la pianta del piede protetta da una suola, in modo da sostituire la scarpa.
, GiorneaGiornea
Verso il 1450 la giornea era una casacca corta, aperta davanti con maniche aperte o anche chiuse al polso ma sempre molto larghe, e molto imbottita sulle spalle. Sopra la giornea si portavano catene d'oro a pił giri e medaglioni. Si diffondono nel '400 anche le giornee da donna, sopravvesti o zimarre aperte davanti, o anche ai lati sotto le braccia, spesso con maniche di diverso colore e foderate di pelliccia, ornate di frange e di ricami. Sempre nei conti quattrocenteschi figurano "jorneuzze" come abbigliamento da bambini. La giornea scompare nella seconda metą del '400.
, Saio (saglio, saione)Saio (saglio, saione)
Veste simile alla più antica gonnella, quest'ultima in voga nel XIV secolo e nella prima metà del XV, con ampia scollatura tonda o quadrata da cui fuoriusciva generalmente la camicia elegantemente arricciata. Lunga e ampia, con maniche e guarnizioni, è sfoggiata dagli uomini nel Rinascimento.
, CinturaCintura
Striscia morbida e flessibile per avvolgere o stringere le vesti all'altezza della vita (ma da porre anche sui fianchi o sotto al seno) o per sostenere oggetti al fianco, come spada, sciabola, ecc. Composta in materiali vari come stoffa, cuoio e metallo.

Descrizione

La Vergine Maria indossa, come le dame al suo seguito, una gamurra, nera nel suo caso e caratterizzata dal tipico contrasto cromatico delle maniche gialle. Lo stesso vale per le gamurre sfoggiate dalle dame dietro di lei, una gialla con maniche nere o quella che si intravede essere rossa con le maniche verdi. Il capo ricorda la gonnella trecentesca, con la cintura appena sotto al seno e  la gonna lunga e fluente fino ai piedi. Anche i bordi dello scollo e la cintura giocano sul contrasto cromatico, delineando in modo grazioso ed elegante le linee del petto. Nella seconda metà del Quattrocento, emerge una lieve correzione dell'esasperato verticalismo della linea femminile che aveva caratterizzato tutto il periodo precedente. Per quanto riguarda i personaggi maschili, invece, è qui ancora evidente lo slancio della figura sempre incentrato sulle gambe, messe in rilievo da lunghe calze solate molto aderenti e dai colori vivaci, spesso con una gamba di un colore diverso dall'altra, per giocare con i contrasti cromatici. La mise giovanile più in uso prevede un corto farsetto sopra al quale è indossata un'altrettanto corta giornea o il saio, in entrambi i casi corredati da una cinturina stretta in vita. 

Fonte: Grazietta Butazzi, Il costume in Lombardia, Milano 1977, p. 36.
Elisabetta De Toni