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Opere

Ritratto della marchesa di Pompadour

Dimensioni: 57,8 x 52,4 cm

Data: 1758

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Victoria and Albert Museum @ Londra

Autore

François Boucher (Parigi 1703 - Parigi 1770)

Soggetti

TaffetàTaffetà
Tessuto di seta, denso e rigido, con armatura a tela, il cui nome deriva dal persiano taftah che significa intrecciato. Di aspetto lucido e liscio al tatto, è un tessuto leggero molto usato per abiti, sottogonne femminili o per fodere.
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, Scarpetta (scarpina)Scarpetta (scarpina)
Leggera calzatura detta escarpin in Francia. Affermatasi alla fine del XVII secolo, era inizialmente senza tacco con la linguetta che saliva un poco verso la caviglia. All’inizio del XVIII secolo la punta era quadrata. Ornata da una fibbia, fece parte dell’abito da ballo maschile sino al XIX secolo.
, PerlePerle
Corpi globulosi che si producono sulla parte interna della conchiglia di alcuni molluschi. Possono avere riflessi azzurri, rosa, gialli, talvolta neri. Il loro valore vari a seconda della grandezza, della lucentezza e della forma (sferica, ovale, a goccia, irregolare o a grandi riso). La moda del Rinascimento prende dal mondo antico la passione per le perle. 

Descrizione

La marchesa di Pompadour è qui ritratta in perfetto stile rococò, in un giardino ai margini del bosco ed indossa un abito di taffettà di seta di un bianco perlaceo dalla linea pulita, che si fonde con il verde sottobosco della vegetazione che la circonda. L’autore, che spesso l’ha rappresentata, ha ricreato un ambiente romantico, pastorale. L’aderente corpetto a punta è semplice e castigato, chiuso all’altezza del collo da un unico fiocco che si intreccia, attorcigliandosi su se stesso, per tutta la lunghezza del petto, fino a ricomporsi in una gala all’altezza del seno. Le maniche ampie si chiudono a metà braccio con un doppio giro di perle dello stesso colore dell’abito, da cui emerge la camicia sottostante più leggera, che termina poco sopra i polsi restringendosi semplicemente. L’ampia sopragonna senza ornamenti, si apre sul davanti in abbondanti pieghe che evidenziano ancor di più la posizione seduta. Le scarpine di seta a punta, sono arricchite da una fibbia di forma quadrata. I capelli sono raccolti in morbide onde dietro la nuca da cui sapientemente sfuggono poche ciocche. Il polso è adornato da un braccialetto a doppio giro di perle  mentre la dama è intenta a girare le pagine del libro che tiene poggiato sulle ginocchia, che pare alludere alla sua reputazione di patrona delle arti, consolidandone lo status nella corte di Luigi XV. 

Fonte: www.collections.vam.ac.uk
Sabrina Omacini