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Opere

Ritratto di Maria Antonietta con rosa

Dimensioni: 116 x 88,5 cm

Data: 1783

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Château de Versailles @ Versailles

Autore

Elisabeth-Louise Vigée-Lebrun (Parigi 1755 - Louveciennes 1842)

Soggetti

Raso di setaRaso di seta
Tessuto liscio e lucido in cui la superficie compatta era ottenuta grazie alla prevalenza di fili d'ordito sul diritto del tessuto, che nascondeva i punti di incrocio con le trame.
, Merletti (pizzi o trina)Merletti (pizzi o trina)
Velo o tessuto finissimo, a punti radi, a nodo o intrecci svariatissimi usato di solito per ornamento nelle vesti.
, PanierPanier
Nome dato all'armatura che, riempita di crine, veniva posta nel XVIII secolo sui fianchi per allargarli e sostenere l'ampiezza delle gonne.
, VeloVelo
Accessorio molto fine e leggero, di forma e tessuto variabili, utilizzato con il duplice scopo di coprire il viso o ornare la testa.
, Volant (volante o falpalà)Volant (volante o falpalà)
Striscia di tessuto increspato o pieghettato, fissato a un altro tessuto lungo l'arricciatura.
, RoucheRouche
Arricciatura usata per guarnire capi di abbigliamento e ottenuta increspando una striscia di tessuto.
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, BraccialettoBraccialetto
Ornamento quasi sempre prezioso sia nel metallo che nella lavorazione portato fino dai tempi più antichi al polso o all'omero o alla caviglia, con il nome anche di cerchio.
, CollanaCollana
Gioiello o ornamento portato attorno al collo per impreziosire la figura di chi lo indossa. Realizzata con materiali, forme, colori e dimensioni diverse a seconda del gusto personale di chi la sfoggia e dell'epoca storica a cui risale.
, PerlePerle
Corpi globulosi che si producono sulla parte interna della conchiglia di alcuni molluschi. Possono avere riflessi azzurri, rosa, gialli, talvolta neri. Il loro valore vari a seconda della grandezza, della lucentezza e della forma (sferica, ovale, a goccia, irregolare o a grandi riso). La moda del Rinascimento prende dal mondo antico la passione per le perle. 

Descrizione

La regina indossa un leggero abito di seta lucida dai toni grigio-blu dall’aspetto semplice e lineare. L’aderente corpetto ha una scollatura profonda circolare che esalta le forme armoniche della figura e mette in evidenza il bellissimo candore della pelle, tanto decantato anche dalla sua pittrice prediletta, la quale affermava che mai la pittura gli avrebbe reso giustizia. Un doppio volant di delicato pizzo trasparente ne rifinisce i contorni, definendo anche la curvatura delle spalle, mentre centralmente è applicato un fiocchetto a strisce che richiama le stesse tonalità dell’abito e ricade leggero. Le maniche a tre quarti sono aderenti, impreziosite con un’applicazione dello stesso pizzo ma più larga, mentre la gonna ricade liscia e sostenuta posteriormente da un piccolo panier, parzialmente celata da una sovragonna il cui orlo è delimitato da una rouche ampia di pizzo candido. I capelli sono incipriati ed arricciati finemente, su cui poggia, elegantemente sagomato, un velo di seta semi trasparente, entro cui sono inserite delle piume, mentre sulle spalle ricadono liberi i boccoli sapientemente acconciati. Sulle guance è evidente un belletto rosa delicato che ravviva l’incarnato, mentre braccialetti di perle abbinati alla collana completano l’insieme. Maria Antonietta è ritratta nel giardino del Petit Trianon, il suo rifugio, ove si interessava di persona alla trasformazione dei giardini ed assecondava la sua passione per i fiori, in particolare le rose che possedeva di specie diverse e che divennero il suo fiore ufficiale. Nel ritratto ha tra le mani, in primo piano, un piccolo mazzo di fiori di campo, costretto in un nastrino chiaro, in cui spicca il delicato colore rosato, che mostra a chi la osserva.

Fonti: Antonia Fraser, La solitudine di una regina, Milano 2014, pp. 140 e 199.
Sabriona Omacini