Archivio Arte Moda

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Opere

Ritratto di una donna

Dimensioni: 98 x 84,5 cm

Data: 1829

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Museum Boijmans van Beuningen @ Rotterdam

Autore

Jan Adam Kruseman (Haarlem 1804 - Haarlem 1862)

Soggetti

Acconciatura alla giraffaAcconciatura alla giraffa
Acconciatura ottocentesca costituita da una liscia e piatta ciocca di capelli disposta alta al centro della fronte, attorno alla quale prendono volume vaporosi boccoli che incorniciano tutto il viso, coprendo anche le orecchie.
, ScialleScialle
Panno quadrato o rettangolare, di origine orientale, che serve a coprire la nuca e le spalle nude. Nel Kashmir fin dal XV secolo si confezionano scialli con la finissima lana della capra tibetana. Gli scialli del Kashmir ebbero un grande successo in Europa nel periodo del Direttorio, come utile complemento della moda classicheggiante che imponeva leggeri abiti drappeggiati, profondamente scollati e senza maniche. La moda dello scialle si affermò durante tutta l’epoca romantica del Biedermeier e fu particolarmente diffusa sotto l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III.
, CinturaCintura
Striscia morbida e flessibile per avvolgere o stringere le vesti all'altezza della vita (ma da porre anche sui fianchi o sotto al seno) o per sostenere oggetti al fianco, come spada, sciabola, ecc. Composta in materiali vari come stoffa, cuoio e metallo.
, CuffiaCuffia
Copricapo di panno, trine o altri tessuti, più o meno adorno, talvolta legato sotto il mento. Fu portato con molte varianti fino al XVII secolo e successivamente destinata esclusivamente ai bambini.
, VeloVelo
Accessorio molto fine e leggero, di forma e tessuto variabili, utilizzato con il duplice scopo di coprire il viso o ornare la testa.
, Raso di setaRaso di seta
Tessuto liscio e lucido in cui la superficie compatta era ottenuta grazie alla prevalenza di fili d'ordito sul diritto del tessuto, che nascondeva i punti di incrocio con le trame.
, Merletti (pizzi o trina)Merletti (pizzi o trina)
Velo o tessuto finissimo, a punti radi, a nodo o intrecci svariatissimi usato di solito per ornamento nelle vesti.
, Maniche à gigotManiche à gigot
Manica di gran moda durante il periodo romantico (1815-1847). Ampia all'attaccatura (retaggio imperiale della manica a palloncino) e stretta a imbuto verso il polso.

Descrizione

La robusta signora tedesca del ritratto indossa quel tipo di abito diffusissimo tra le donne dell’alta società romantica europea. L’effetto a clessidra che divide la figura in due parti raggiunge il culmine proprio in questo periodo. La silhouette appare infatti schiacciata nel mezzo, allargandosi poi a dismisura sulle spalle e attorno ai fianchi. La vita è segnata stretta da una cintura con grossa fibbia ornamentale, confezionata con la stessa stoffa verde dell’abito. Alle grandi scollature orizzontali sono accoppiati maniconi à gigot sempre più ampi, che per essere sostenuti hanno bisogno di sottomaniche inamidate. Sulla scia del vecchio Stile Impero continua l’uso di ampi scialli, coloratissimi e orlati di frange. Poggiati attorno alle spalle con sapiente civetteria, possono così essere sfoggiati senza nulla nascondere dell’ampia scollatura e delle gonfie maniche, il vero quid dell’abito. Come un’aureola, un cuffione di velo trasparente si apre a raggera dietro la testa; è irrigidito da un fil di ferro lungo il bordo, lavorato a merletto, ed è intrecciato con un nastro in raso di seta rosa da allacciare e annodare sotto il mento. Di gusto romantico-aristocratico, i grossi buccoli della popolarissima pettinatura "alla giraffa".

Fonte: Giorgio Marangoni, Evoluzione storica e stilistica della moda, dal secolo del barocco all'eclettismo degli stili, Milano 1985, p. 214.
Clara Pellegris