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Opere

Ritratto di Luigi XIV, re di Francia

Dimensioni: 238 x 149 cm

Data: 1701

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Museo Nacional del Prado @ Madrid

Autore

Hyacinthe Rigaud (Perpignan 1659 - Parigi 1743)

Soggetti

Parrucca allonge (o alla sovrana)Parrucca allonge (o alla sovrana)
Parrucca maschile dai lunghi capelli inanellati che ricadono sulle spalle. Compare per la prima volta alla corte di Luigi XIV e in seguito si affermò ovunque imperasse il gusto francese.
, Scarpetta (scarpina)Scarpetta (scarpina)
Leggera calzatura detta escarpin in Francia. Affermatasi alla fine del XVII secolo, era inizialmente senza tacco con la linguetta che saliva un poco verso la caviglia. All’inizio del XVIII secolo la punta era quadrata. Ornata da una fibbia, fece parte dell’abito da ballo maschile sino al XIX secolo.
, GalaGala
Striscia di tessuto o un nastro che veniva applicato, increspato o annodato in vari modi, su abiti femminili come elemento decorativo.
, FusciaccaFusciacca
Fascia di stoffa pregiata per lo più di seta, portata trasversalmente sul corpo o intorno alla vita, fermata con un nodo o un fiocco.
, GuantiGuanti
Accessorio dell'abbigliamento maschile e femminile che ricopre la mano fino al polso e separatamente ogni dito, seguendo la fisionomia della mano. Usato per proteggersi dal freddo, per questioni di igiene o come vezzo elegante. Durante il periodo impero, le nobildonne indossavano guanti lunghi fino al gomito.
, JabotJabot
Volant di tessuto o pizzo appuntato alla base del collo o sul petto. Nato per gli uomini divenne popolare tra le donne a partire dalla metà del diciannovesimo secolo.
, CalzeCalze
Indumento aderente che ricopre le gambe. Dapprima le calze erano costituite da fasce avvolte intorno alla gamba, di lana o pelli fini; poi verranno lavorate ad ago o realizzate in tessuto, anche prezioso, tagliate e cucite (quelle cucite in seta e in velluto scompariranno solo alla fine del Settecento). L'evoluzione tecnologica nella fabbricazione delle calze risale al 1589 con la costruzione di un telaio da calze, che contribuì alla larga diffusione e alle molte varianti proprie di questo indumento.   

Descrizione

Ritratto sullo sfondo di un campo di battaglia, il monarca francese Luigi XIV posa a figura intera, fiero e pieno di sé, sfoggiando una lucente armatura brunita. Nel Settecento gli abiti militari diventano vere e proprie uniformi da parata, che non hanno nulla da invidiare agli elegantissimi costumi di corte. Dettagli frivoli e colorati molto ricercati, ma sicuramente molto poco adatti a una battaglia, decorano infatti l’armatura: le due pettorine ad aletta e i cosciali di acciaio sono profilati da strisce di tessuto rosa; i guanti bianchi hanno spacchetti ai polsi e uno jabot di pizzo è annodato al collo. Di gusto cortigiano anche le accollate scarpette, dalla punta squadrata e dal tacco molto alto e largo. L’unico particolare militaresco, il tallone speronato. La scarpa è abbinata a un paio di calze nere con inserti dorati che salgono lungo la coscia. Forte è poi la retorica del potere regio che traspare dal ritratto: il nastrone azzurro che cinge il petto è un omaggio all’Ordine di Saint-Esprit cui il sovrano appartiene, i gigli dorati incisi sui gomiti e sulle ginocchia sono il simbolo araldico dei Borboni, e la mano destra impugna un bastone di comando e poggia su un elmo dismesso. Non passa certo inosservato l’enorme parruccone alla sovrana (“l’espressione più barocca del barocco”). Il pittoresco effetto decorativo è raggiunto grazie alla profusione di ciocche inanellate, tenute alte sulla fronte e qui divise da una bizzarra e profonda scriminatura. Sul retro, un fiocco nero lega morbidamente i boccoli che scendono lungo la schiena. Per dare un tale risalto alla parrucca, i parrucchieri di Versailles impongono la rasatura completa delle guance e del volto.

Fonte: Rosita Levi Pisetsky, Storia del costume in Italia, Vol. IV, Milano 1964, p. 239.
Clara Pellegris