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Opere

Ritratto dei santi Sebastiano e Giuliano

Data: 1461

Tecnica: Affresco

Collocazione

Chiesa di Santo Stefano @ Carisolo

Autore

Antonio Baschenis ( doc. 1450 - doc. 1490)

Soggetti

GiorneaGiornea
Verso il 1450 la giornea era una casacca corta, aperta davanti con maniche aperte o anche chiuse al polso ma sempre molto larghe, e molto imbottita sulle spalle. Sopra la giornea si portavano catene d'oro a pił giri e medaglioni. Si diffondono nel '400 anche le giornee da donna, sopravvesti o zimarre aperte davanti, o anche ai lati sotto le braccia, spesso con maniche di diverso colore e foderate di pelliccia, ornate di frange e di ricami. Sempre nei conti quattrocenteschi figurano "jorneuzze" come abbigliamento da bambini. La giornea scompare nella seconda metą del '400.
, ZuparelloZuparello
Un particolare giubbetto maschile portato a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento e indossato senza alcuna sopravveste, di foggia cortissima e dalle maniche gonfie sulle spalle e fascianti dal gomito al polso.
, GuantiGuanti
Accessorio dell'abbigliamento maschile e femminile che ricopre la mano fino al polso e separatamente ogni dito, seguendo la fisionomia della mano. Usato per proteggersi dal freddo, per questioni di igiene o come vezzo elegante. Durante il periodo impero, le nobildonne indossavano guanti lunghi fino al gomito.
, Calze solateCalze solate
Particolare tipologia di calze con la pianta del piede protetta da una suola, in modo da sostituire la scarpa.
, CinturaCintura
Striscia morbida e flessibile per avvolgere o stringere le vesti all'altezza della vita (ma da porre anche sui fianchi o sotto al seno) o per sostenere oggetti al fianco, come spada, sciabola, ecc. Composta in materiali vari come stoffa, cuoio e metallo.
, Maniche a campana (a sbuffo)Maniche a campana (a sbuffo)
Manica larga, che si strozza sul polsino.
, PerizoniumPerizonium
Panno di lana, solitamente bianco, legato con un nodo in vita e che cinge i fianchi coprendo il basso ventre. In uso fin dal XVI secolo e tipico elemento iconografico dei santi come San Sebastiano e Cristo in Croce.

Descrizione

I santi Sebastiano e Giuliano fanno parte del ciclo di affreschi della parete ovest della navata della chiesa di Santo Stefano a Carisolo, in Valle Rendena. Nello specifico i due santi si trovano nel registro inferiore della parete sotto l’affresco dell’Ultima Cena. Sulla mise di san Sebastiano non si può argomentare approfonditamente relativamente al suo costume, in quanto il santo viene tradizionalmente raffigurato come un giovane nudo, trafitto da frecce, coperto solo dal classico elemento iconografico del panno bianco (perizonium) che gli cinge i fianchi. Ci dobbiamo dunque concentrare sulla figura di destra, san Giuliano. Il santo si riconosce per la presenza della spada e della palma del suo martirio. Indossa una giornea rossa, un tipo di casacca corta, con bordi bianchi e senza maniche, con una preziosa cintura oro che sottolinea il punto vita. Sotto la giornea porta uno zuparello verde attillato, impreziosito da stampe di fiori color porpora, con maniche a sbuffo, larghe sulle spalle e che si restringono verso i polsi. Al di sotto dello zuparello emerge dal colletto una camicia bianca. Allo zuparello sono assicurate le calze solate nere e attillate dalla punta aguzza, tipico status symbol dei nobili del XV secolo: rendendo goffi e difficili i movimenti, questo tipo di calzatura impediva anche di lavorare. Infine un paio di eleganti guanti bianchi completa il raffinato abbigliamento di san Giuliano.

Fonti: C. Bizioli, P. Ronzelli, in I Pittori Bergamaschi dal XIII al XIX secolo. Il Quattrocento I, Bergamo 1978, p. 454; S. Milesi, La stirpe dei Baschenis. Sguardi sul Quattrocento e sul Seicento. Asenelis, Borlone, Busca, Maffiolo, Marinoni, Carpinoni, Ceresa, Cotta, Danedi, Caravaggio, Codazzi, Lanfranchi, Spinelli, Zanchi, Barbello, Celesti, Giordano, Padovanino, Segala, Storer, anonimi del Trecento, Quattrocento, Seicento, Bergamo 1993, p. 14; R. L. Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. II, Milano 1964, p. 323; G. Mafai, Storia del costume dall’età romana al Settecento, Ginevra 2011, p. 197; G. Butazzi, Il costume in Lombardia, Milano 1977, p. 19.
Giulia Buttazzoni