
Dimensioni: 156 x 176 cm
Data: 1532
Tecnica: Affresco
Chiesa di San Bernardino @ Lallio
Gerolamo Colleoni (Calusco d'Adda 1500 circa - Bergamo 1573 circa)
CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle. ,
CamoraCamora
Veste con ampie maniche che copriva il corpo quasi interamente; con scollo quadrato o tondo e punto di vita leggermente rialzato. Era l'indumento femminile più diffuso ancora nella prima metà del XVI secolo.,
StrascicoStrascico
Fondo allungato dell'abito, che viene trascinato per terra. Rendendo la figura più alta e sottile, conferisce importanza a chi lo porta e perciò è riservato soprattutto agli ambienti di corte. Fissato sulle spalle come elemento separato, oppure prolungamento della veste.,
MantelloMantello
Indumento maschile e femminile, lungo e ampio, privo di maniche, spesso con cappuccio, che si porta sopra i vestiti, appoggiato sulle spalle e agganciato al collo in modo che ricaschi tutto intorno alla persona e possa drappeggiarsi variamente.,
CercineCercine
Copricapo costituito da tessuto pił o meno pregiato attorcigliato in modo da formare una sorta di anello imbottito.
L’affresco rappresenta santa Caterina nell’atto di ricevere l’anello dal Bambino, alle sue spalle sono raffigurati san Rocco e santa Margherita che osservano la scena come testimoni. Santa Caterina è abbigliata secondo lo stile rinascimentale, con una camora dalle ampie maniche, sottolineate dai panneggi molto curati tipici del Colleoni. La veste ricade sul pavimento mostrando la presenza di un breve strascico. Le maniche lasciano scoperte le spalle e vanno restringendosi sull’avambraccio terminando in un polsino finemente ricamato. Quest’ultimo richiama il colletto della camicia che emerge dalla scollatura quadrata della veste e copre interamente il petto con delicate arricciature. Le tre vesti femminili presentano una vita alta, sottolineata nella santa Margherita da una cordicella. Il mantello, decorato sui toni dell’oro, rimanda agli influssi dell’area veneta. Un cercine imbottito sostenuto da nastri funge da copricapo e sovrasta una semplice acconciatura a scriminatura centrale tipica dell’epoca.
Fonti: R. L. Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. III, Milano 1964, p. 35; F. Cortesi Bosco, Gerolamo Colleoni, in I Pittori Bergamaschi dal XIII al XIX secolo. Il Cinquecento II, Bergamo 1976, p. 137; S. Milesi, Moroni e il primo Cinquecento bergamasco, Bergamo 1991, p. 181; P. Morganti - T. Rota, Arte e storia nella chiesa di S. Bernardino in Lallio, Lallio 1992, pp. 25-26; P. Osio, in Storie dipinte nella chiesa di San Bernardino in Lallio, Azzano San Paolo 2004, pp. 56-60; G. Mafai, Storia del costume dall’età romana al Settecento, Milano 2011, p. 239; M. Capella, Iacopo Palma e la moda italiana del Rinascimento, Bergamo 2015, pp. 18, 21, 48.
Alina Gherardi