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Opere

Ritratto di Gaspare De Albertis

Dimensioni: 80 x 64 cm

Data: 1547

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Accademia Carrara @ Bergamo

Autore

Giuseppe Belli (Ponteranica 1520 circa - Bergamo post 1580)

Soggetti

RoboneRobone
Maestosa e ricchissima sopravveste signorile di gran moda nel XVI secolo. Avvolgente, lunga e quasi sempre foderata con pregiate pellicce. Lo sfoggio dei roboni non sfugge certo alla censura delle leggi suntuarie: soprabiti di questo genere erano infatti sempre ornati con orpelli, guarnizioni e pendagli di ricercata e costosa manifattura.
, FaccioleFacciole
Due strisce di tela bianca inamidata poste sul colletto tipiche di alcuni abiti talari.
, BerrettaBerretta
Copricapo in panno o in feltro molto diffuso nell'Italia settentrionale tra il XIV e il XVI secolo.
, AnelloAnello
Ornamento in oro, argento o altro materiale, a forma di semplice cerchietto o con ornamento in pietre preziose, da portarsi alle dita delle mani.

Descrizione

Il ritratto ha come soggetto un musicista, Gaspare De Albertis, sacerdote di origine padovana a lungo Maestro di Cappella a Bergamo presso la basilica di Santa Maria Maggiore. Le iscrizioni e la simbologia confermano ampiamente la natura di compositore del personaggio effigiato: nella mano sinistra tiene gli occhiali, nella destra regge un foglio di musica che reca il suo nome, accanto al quale si trovano gli strumenti di lavoro, un pennino e un raschietto. Il protagonista indossa un ricco robone dalle ampie maniche, che accentuano l’orizzontalità della figura tipica dell’epoca. Risaltano, tra una preponderanza di toni scuri, le facciole di tela bianca inamidata poste sul colletto dell’abito. Il copricapo consiste in una berretta clericale a spicchi. I capelli bianchi e la barba incolta sottolineano la veridicità del ritratto. Indossa un solo anello sulla mano destra, in Italia infatti viene fatto un uso moderato di questa tipologia di accessori sia nel numero sia nella ricchezza. Al collo porta quella che molto probabilmente è una corda da preghiera.

Fonti: R. L. Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. III, Milano 1964, pp. 145, 180; M. Pistoi, Giuseppe Belli, in I Pittori Bergamaschi dal XIII al XIX secolo. Il Cinquecento II, Bergamo 1976, pp. 104-106; F. Rossi, Accademia Carrara. Bergamo. Catalogo dei dipinti, Bergamo 1979, p. 175; F. Rossi, in Pittura a Bergamo dal romanico al neoclassicismo, Milano 1991, p. 248-249; S. Milesi, Moroni e il primo Cinquecento bergamasco, Bergamo 1991, p. 185; F. Rossi, Ritratti lombardi e veneti dalla Accademia Carrara,Treviso 1996, p. 34; G. Butazzi, in Il ritratto in Lombardia: da Moroni a Ceruti, Milano 2002, pp. 44, 276; M. Capella, Iacopo Palma e la moda italiana del Rinascimento, Bergamo 2015, p. 34.
Alina Gherardi