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Opere

Polittico di san Martino

Dimensioni: 370 x 300 cm

Data: 1503

Tecnica:

Collocazione

Chiesa di San Martino oltre la Goggia @ Piazza Brembana

Autore

Lattanzio da Rimini ( doc. 1492 - doc. 1524)

Soggetti

CioppaCioppa
La cioppa era un soprabito portato durante il Medioevo da notai, magistrati ed avvocati. Un indumento unico, ampio e lungo, trattenuto in vita da una cintura, simile alla roba. Con questo termine si indicava anche il gonnellone lungo usato dalle persone anziane che non portavano la gonnella corta.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, MantelloMantello
Indumento maschile e femminile, lungo e ampio, privo di maniche, spesso con cappuccio, che si porta sopra i vestiti, appoggiato sulle spalle e agganciato al collo in modo che ricaschi tutto intorno alla persona e possa drappeggiarsi variamente.
, SandaloSandalo
Suola protettiva di legno, sughero, cuoio o altro materiale, fissata al piede mediante strisce o laccioli detti guigge. E' la più antica calzatura in assoluto. 
, Saio (saglio, saione)Saio (saglio, saione)
Veste simile alla più antica gonnella, quest'ultima in voga nel XIV secolo e nella prima metà del XV, con ampia scollatura tonda o quadrata da cui fuoriusciva generalmente la camicia elegantemente arricciata. Lunga e ampia, con maniche e guarnizioni, è sfoggiata dagli uomini nel Rinascimento.
, ZuparelloZuparello
Un particolare giubbetto maschile portato a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento e indossato senza alcuna sopravveste, di foggia cortissima e dalle maniche gonfie sulle spalle e fascianti dal gomito al polso.
, Maniche a palloncinoManiche a palloncino
Modello di manica corta tipico degli abiti femminili Stile Impero, caratterizzato da un rigonfiamento sulla spalla e da un'arricciatura nella parte superiore del braccio.
, Maniche a campana (a sbuffo)Maniche a campana (a sbuffo)
Manica larga, che si strozza sul polsino.
, Coletto (colletto)Coletto (colletto)
Giubbetto, solitamente in cuoio, senza maniche, indossato inizialmente nell'abbigliamento militare tra il corpo e la corazza; successivamente si diffuse anche come indumento civile.
, Farsetto (giubbetto, zupone)Farsetto (giubbetto, zupone)
Indumento principale, spesso imbottito, portato sopra la camicia e sotto il giuppone.
, CinturaCintura
Striscia morbida e flessibile per avvolgere o stringere le vesti all'altezza della vita (ma da porre anche sui fianchi o sotto al seno) o per sostenere oggetti al fianco, come spada, sciabola, ecc. Composta in materiali vari come stoffa, cuoio e metallo.
, CalzebracheCalzebrache
Indumento maschile del tardo medioevo costituito da due pezzi di stoffa che, separati e aderentissimi, coprivano interamente le gambe ed erano fermati da un panno che fasciava il basso ventre e i fianchi.

Descrizione

Lattanzio da Rimini realizzò il Polittico di san Martino nell'omonima chiesa parrocchiale in Piazza Brembana. Nei quattro pannelli laterali ci sono due coppie di santi: nel registro inferiore a sinistra troviamo san Pietro che tiene in mano le chiavi ed un libro e san Paolo che regge un libro e la spada a ricordare sia il passato di persecutore che il martirio. A destra invece individuiamo Giacomo Maggiore e Giovanni Evangelista. Tutti e quattro indossano una lunga cioppa, veste semplice lunga fino ai piedi: quella di san Paolo è color verde stretta in vita da una cintura e quella di san Pietro marrone, entrambe hanno il collo tondo con bordo ricamato in oro. Quelle di Giacomo Maggiore e Giovanni Evangelista hanno un piccolo colletto che permette di intravvedere la camicia bianca sottostante che fuoriesce anche dalle maniche. Sopra alla cioppa tutti e quattro indossano un ampio mantello apostolico, semplice che scende fino ai piedi formando grandi pieghe: quello di san Paolo è color rosso, quello di san Pietro arancione, quello di Giacomo Maggiore verde e quello di Giovanni Evangelista rosso; ai piedi portano invece sandali aperti. Nel registro superiore incontriamo altre due coppie: in alto a sinistra Antonio da Padova e san Michele Arcangelo, a destra Giovanni Battista e san Bernardo. Antonio da Padova, frate francescano, indossa i tradizionali saio, cappuccio e mantello di lana marrone, una cintura nota come cingolum di lana bianca e sandali aperti. Accanto a lui c'è l'Arcangelo Michele con uno zuparello rosso, veste giovanile dalle maniche corte a palloncino e un colletto sottile. Stringe la spada con la quale sconfisse il demonio e la bilancia con cui pesa le anime. A destra Giovanni Battista è vestito in modo semplice con una cioppa color marrone e un lungo mantello verde, come le quattro figure del registro inferiore. Accanto c'è san Bernardo che indossa un saio bianco con ampie maniche, nelle mani regge il libro ed il bastone pastorale. La scena centrale, centinata, con san Martino ed il povero, contiene le figure più interessanti. San Martino è vestito come un giovane fante: indossa un bellissimo farsetto decorato in oro, corto ed attillato, fermato in vita da un cintura cui sono appese la borsa e il fodero della spada; il farsetto, infine, è chiuso sul petto da laccetti che lasciano intravvedere la camicia bianca sottostante. Le maniche a sbuffo sono di colore verde scuro. San Martino inoltre indossa delle calzabraghe con protezioni in ferro, denominate gambiere, applicate all'altezza degli stinchi. Infine divide con la spada l'ampio mantello rosso che indossa per cederne metà al povero.

Fonti: La canonica di San Martino oltre la Goggia. In occasione dell’inaugurazione dei restauri 7 luglio 2002, a cura di R. Boffelli e G. Medolago, Piazza Brembana 2002, p. 12; C. Bizioli, Pietro Ronzelli, in I Pittori Bergamaschi dal XIII al XIX secolo. Il Quattrocento II, Bergamo 1994, p. 117; R. L. Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. III, Milano 1964, p. 326; G. Mafai, Storia del costume dall’età romana al Settecento, Ginevra 2011, p.197; J. Laver, Moda e costume. Breve storia dall’antichità a oggi, Ginevra 2003, p. 67.
Giulia Buttazzoni