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Opere

Sant'Orsola e le diecimila vergini

Dimensioni: 23 x 163 cm

Data: 1520-1525

Tecnica: Olio su tavola

Collocazione

Accademia Carrara @ Bergamo

Autore

Andrea Previtali (Berbenno 1480 ca. - Bergamo 1528)

Soggetti

GamurraGamurra
Lunga veste quattrocentesca tipica dell'Italia centro-settentrionale che ricorda la gonnella trecentesca. Utilizzata soprattutto negli ultimi decenni del Secolo senza sopravveste e spesso utilizzata con maniche di stoffa e colore diversi.
, CuffiaCuffia
Copricapo di panno, trine o altri tessuti, più o meno adorno, talvolta legato sotto il mento. Fu portato con molte varianti fino al XVII secolo e successivamente destinata esclusivamente ai bambini.
, CrocchiaCrocchia
Treccia di capelli avvolta e fermata sulla cima del capo.
, LenzaLenza
Sottile cordicella di seta che cingeva la fronte e reggeva una gemma o una pietra preziosa.
, FusciaccaFusciacca
Fascia di stoffa pregiata per lo più di seta, portata trasversalmente sul corpo o intorno alla vita, fermata con un nodo o un fiocco.
, CamoraCamora
Veste con ampie maniche che copriva il corpo quasi interamente; con scollo quadrato o tondo e punto di vita leggermente rialzato. Era l'indumento femminile più diffuso ancora nella prima metà del XVI secolo.
, MantelloMantello
Indumento maschile e femminile, lungo e ampio, privo di maniche, spesso con cappuccio, che si porta sopra i vestiti, appoggiato sulle spalle e agganciato al collo in modo che ricaschi tutto intorno alla persona e possa drappeggiarsi variamente.
, CollanaCollana
Gioiello o ornamento portato attorno al collo per impreziosire la figura di chi lo indossa. Realizzata con materiali, forme, colori e dimensioni diverse a seconda del gusto personale di chi la sfoggia e dell'epoca storica a cui risale.
, VeloVelo
Accessorio molto fine e leggero, di forma e tessuto variabili, utilizzato con il duplice scopo di coprire il viso o ornare la testa.
, Maniche a imbutoManiche a imbuto
Tipologia di manica dalle numerose varianti, la cui caratteristica più comune è quella che vede la stoffa allargarsi gradatamente dal polso fino a coprire la mano.
, Maniche ad alaManiche ad ala
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, Scarpa a muso di bueScarpa a muso di bue
"A muso di bue" si chiamano, agli inizi del Cinquecento, le scarpe maschili che assumono una nuova forma, larga e rotonda, spesso allacciate sul collo del piede. Molto pił aggraziate e delicate rispetto alle aguzze "scarpe a zampa d'orso" e per questo indossate anche delle donne.
, Gonnella (vestina)Gonnella (vestina)
Termine riferito a un indumento sia maschile che femminile trecentesco. Nel caso di abbigliamento infantile si tratta di una veste con maniche, caratterizzata da pieghe nella parte inferiore, stretta in vita da un cordone o da una cintura. 

Descrizione

L'opera Sant'Orsola e le diecimila vergini, o Sant'Orsola in Gloria, appartiene alla fase matura di Andrea Previtali. In quest'opera sono rappresentati abiti di magnifica fattura. In primo piano, di schiena, ci sono due fanciulle inginocchiate: quella a sinistra indossa una gamurra rossa con le maniche ad ala legate alla veste con laccetti. È acconciata con una crocchia, ovvero trecce raccolte sul capo. Quella a destra porta una gamurra verde; dalle maniche attillate, legate alla veste con laccetti, fuoriesce la camicia bianca, ed una piccola fusciacca verde le alza il punto vita. Ha i capelli raccolti e arricchiti da una lenza che le ricade sulla fronte. Accanto alla fanciulla di sinistra un'altra donna indossa una cuffia gialla e bianca. Altre due figure, inginocchiate in secondo piano in posizione frontale, affiancano il piedistallo di sant'Orsola. La fanciulla di sinistra indossa una camora verde dalle maniche attillate e scollo quadrato, quella di destra indossa una semplice gonnella rossa dal piccolo colletto a "V", con maniche ad imbuto. Dallo scollo di entrambe esce la camicia bianca e sopra l'abito portano due mantelli del medesimo colore. La fanciulla con la camora rossa è acconciata con una crocchia mentre quella con la camora verde ha i capelli raccolti all'altezza delle tempie, legati con un velo trasparente, e porta una catenina d'oro al collo. Le altre donne del corteo indossano vesti e capigliature simili: nella prima fila dietro le due fanciulle inginocchiate riusciamo ad identificare un escuffion, termine indicante una reticella che raccoglie tutti i capelli, ed una foggia di crocchia ove le trecce sono legate tra loro con un nastro a formare un raccolto. Nella parte centrale dell'opera sant'Orsola indossa una camora verde ed oro, allacciata sul petto da lacci tra i quali fuoriesce la bianca camicia sottostante. Sopra la camora porta un ampio mantello rosso che l'avvolge fino ai piedi, calzati da scarpe rosse a muso di bue. Sopra la folla di donne volano tre angioletti che portano la corona alla santa. Tutti e tre indossano vesti simili a quelle descritte per le donne: quello a sinistra porta una camora bianca e sotto questa una camicia bianca, quello al centro una camora oro e l'ultimo a destra una gamurra rossa dai ricchi ricami. I due angeli ai lati portano due fusciacche che bloccano le vesti sulla lunghezza. Gli angioletti mostrano una semplice acconciatura sciolta con ricchi boccoli.

Fonti: Mazzotta, Andrea Previtali, Bergamo 2009, p. 12; R. L. Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. III, Milano 1964, p. 238; G. Mafai, Storia del costume dall’età romana al Settecento, Ginevra 2011, p. 197; J. A. Black e M. Garland, Storia della moda, a cura di M. Cortini, Novara 1984, p. 134; G. Butazzi, Il costume in Lombardia, Milano 1977, p. 19; J. Laver, Moda e costume. Breve storia dall’antichità a oggi, Ginevra 2003, p. 66. 
Giulia Buttazzoni