
Dimensioni: 94,5 x 77,3 cm
Data: 1832
Tecnica: Olio su tela
Neue Gallerie @ Graz
Friedrich von Amerling (Vienna 1803 - Vienna 1887)
CrocchiaCrocchia
Treccia di capelli avvolta e fermata sulla cima del capo.,
Maniche a campana (a sbuffo)Maniche a campana (a sbuffo)
Manica larga, che si strozza sul polsino.,
SmerloSmerlo
Ricamo che si esegue lungo l’orlo di capi di biancheria o di vestiario, caratterizzato da una linea irregolare con rientranze a punta o rotonde.,
Maniche a palloncinoManiche a palloncino
Modello di manica corta tipico degli abiti femminili Stile Impero, caratterizzato da un rigonfiamento sulla spalla e da un'arricciatura nella parte superiore del braccio.,
BoaBoa
Lunga e tubolare sciarpa femminile realizzata in pelliccia o confezionata con piume di struzzo o marabù. Dall'aspetto morbido e vaporoso, veniva poggiata sulle spalle o attorno al collo. Prezioso vezzo che dame e nobildonne indossano sugli abiti da sera nell'Ottocento e nel Novecento.,
BraccialettoBraccialetto
Ornamento quasi sempre prezioso sia nel metallo che nella lavorazione portato fino dai tempi più antichi al polso o all'omero o alla caviglia, con il nome anche di cerchio.,
CinturaCintura
Striscia morbida e flessibile per avvolgere o stringere le vesti all'altezza della vita (ma da porre anche sui fianchi o sotto al seno) o per sostenere oggetti al fianco, come spada, sciabola, ecc. Composta in materiali vari come stoffa, cuoio e metallo.,
GuantiGuanti
Accessorio dell'abbigliamento maschile e femminile che ricopre la mano fino al polso e separatamente ogni dito, seguendo la fisionomia della mano. Usato per proteggersi dal freddo, per questioni di igiene o come vezzo elegante. Durante il periodo impero, le nobildonne indossavano guanti lunghi fino al gomito.,
OrecchiniOrecchini
Ornamenti da fissare ai lobi delle orecchie, appositamente perforati. Generalmente d'oro, argento, ma anche osso e legno, è un ornamento originariamente maschile, poi riservato a marinai e pirati, e infine diventato importante accessorio della moda femminile.
Ciò che non passa inosservato nell'azzurro abito indossato dalla baronessa Julia von Benedek è il bellissimo gioco di maniche: alle corte maniche a palloncino di derivazione imperiale, si sovrappongono infatti trasparenti maniche larghe a sbuffo, strette ai polsi da due bracciali. Delicato è anche il motivo che unisce tutta la parte superiore dell'abito. Si tratta di uno smerlo a punte rotonde, che dal petto si allunga fino alla piccola manica a palloncino quasi a formare un unico colletto. La vita alta è sottolineata da una cintura con fibbia dorata e tra le mani tiene un lungo boa in pelliccia scura. Molto ricercata è poi l'acconciatura della baronessa: i primi anni trenta videro infatti alcune fra le più sorprendenti acconciature mai inventate dai tempi di Maria Antonietta: i capelli, spazzolati molto aderenti al capo e divisi sulla fronte, venivano rialzati sulla nuca e acconciati sulla sommità del capo con una gran varietà di nodi e trecce, spesso ornati da fiorellini. In questo caso l'alta crocchia è passata attraverso un cerchietto. I capelli raccolti rendono visibili i piccoli orecchini pendenti. Julia indossa un paio di raffinati guanti bianchi, quasi invisibili nel ritratto: la mano destra (quella che sostiene il volto pensieroso della dama) mostra infatti una cucitura verticale sul dorso. L'altro guanto è invece poggiato sul tavolo.
Fonte: J. Anderson Black, Madge Garland, Storia della moda, Novara 1987, p. 258.
Clara Pellegris
Elisabetta De Toni