Archivio Arte Moda

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Opere

Il pergolato

Dimensioni: 75 x 93,5 cm

Data: 1868

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Pinacoteca di Brera @ Milano

Autore

Silvestro Lega (Modigliana 1826 - Firenze 1895)

Soggetti

BustoBusto
Corsetto in tessuto, irrigidito da stecche o elastico, comprime i fianchi e l'addome. Utilizzato dal XVI secolo per dare la forma alla parte superiore del corpo, ora appiattendo le prominenze, ora evidenziando e sostenendo, ora modellando il torso a cono, più o meno appuntito in vita, ora in forma di S più o meno accentuata.  
, CalzeCalze
Indumento aderente che ricopre le gambe. Dapprima le calze erano costituite da fasce avvolte intorno alla gamba, di lana o pelli fini; poi verranno lavorate ad ago o realizzate in tessuto, anche prezioso, tagliate e cucite (quelle cucite in seta e in velluto scompariranno solo alla fine del Settecento). L'evoluzione tecnologica nella fabbricazione delle calze risale al 1589 con la costruzione di un telaio da calze, che contribuì alla larga diffusione e alle molte varianti proprie di questo indumento.   
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, CorpettoCorpetto
Dal XVI secolo il taglio degli abiti trova un punto vita. La parte superiore è detta appunto corpetto (o corpino), sia confezionata insieme alla gonna che separata; in genere si presenta attillato e la scollatura può avere varie forme variabili in ampiezza: quadrata, stondata, a cuore, a trapezio.  
, CrinolinaCrinolina
Sottana rigida e rigonfia, foderata di crine, o in altro modo sostenuta, indossata dalle donne intorno alla metà dell’Ottocento sotto la veste vera e propria.
 
, GonnaGonna
L'indumento che ricopre la parte del corpo dalla vita in giù. Può presentare varie fogge, tipiche e caratteristiche di ogni secolo. La sua forma dipende dalla quantità di tessuto utilizzato e anche da supporti indossati sotto. 
, GrembiuleGrembiule
Accessorio creato per necessità pratiche, divenne presto elegante e già prima del Quattrocento, col fiorire dell'arte del ricamo, era spesso oggetto di squisita fattura. Nei secoli XVI e XVII fu un ornamento prezioso aggiunto nel ricco costume femminile, finché nel Settecento fece parte del costume stesso come guarnizione del vestito. Verso la fine del regno di Luigi XIV venne la moda dei grembiuli di merletto e di seta, di grandissimo lusso; se ne facevano di punto d'Inghilterra, di merletto d'argento e di merletto d'Alençon.
, OrecchiniOrecchini
Ornamenti da fissare ai lobi delle orecchie, appositamente perforati. Generalmente d'oro, argento, ma anche osso e legno, è un ornamento originariamente maschile, poi riservato a marinai e pirati, e infine diventato importante accessorio della moda femminile.  
, StivalettoStivaletto
Usuale denominazione di stivale basso femminile in uso fra il 1800  e il 1870. 
, VentaglioVentaglio
Il ventaglio pieghevole è nato in Giappone, dove veniva realizzato con legno di hinoki (cipresso giapponese). Introdotto per la prima volta in Cina alla fine del periodo Heian (dodicesimo secolo), fu in seguito prodotto dai cinesi con legno di sandalo o avorio e decorato in oro e argento. Tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo i ventagli orientali vennero introdotti in Europa, e intorno al 1549 divennero un accessorio di moda alla corte francese. A partire dal diciassettesimo secolo anche in Francia, e in particolare a Parigi fu avviata la produzione di ventagli; l'amore per questi accessori toccò la punta massima a metà del secolo successivo. Gli eleganti ventagli francesi rappresentavano la punta più alta di maestria dell'artigianato artistico; erano realizzati nei materiali più diversi, come avorio, tartaruga o madreperla e venivano decorati con pitture a smalto e lavori d'intaglio in rilievo.

Descrizione

Le figure femminili qui ritratte indossano tutte la stessa tipologia di abito. La donna al centro della tela porta un abito giallo pallido costituito da un corpetto abbastanza aderente, sotto cui viene portato il busto, e una gonna che si allarga appena sotto la cintura e scende poi fino a toccare terra. Il volume della gonna si otteneva attraverso l’utilizzo della crinolina, ovvero una struttura resa rigida da fascette in acciaio, molto diffusa intorno alla metà del XIX secolo. Nella parte superiore del vestito si nota il colletto nero, il quale riprende le applicazioni in tessuto dello stesso colore, poste sulla gonna e sui polsini; da questi ultimi si vede inoltre spuntare la camicia bianca sottostante. L’acconciatura è realizzata raccogliendo i capelli in trecce avvolte con cura sul capo e fermate con dei nastri neri. Gli unici accessori sono dei grandi orecchini a cerchio e un ventaglio stretto tra le mani. Le altre due donne raffigurate sulla sinistra indossano lo stesso tipo di abito con la sola differenza dei colori diversi. La bambina, invece, indossa un vestito rosa a maniche corte, con una gonna lunga fino al ginocchio e ai piedi calza degli stivaletti che giungono fino alla caviglia e delle calze poco più alte. La cameriera, infine, indossa un abito simile a quello delle altre signore, anche se molto più semplice e modesto, ed è inoltre corredato di un grembiule bianco legato in vita.

Fonte: J. Anderson Black e Madge Garland, Storia della moda, Novara 2001, pp. 273-278.
Sara Volpi
Elisabetta De Toni