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Opere

Compianto sul Cristo morto

Dimensioni: 248 x 160 cm

Data: 1548

Tecnica: Olio su tavola

Collocazione

Chiesa di Maria Vergine Assunta @ Armeno

Autore

Fermo Stella (Caravaggio 1490 circa - Caravaggio 1563-64)

Soggetti

LuccoLucco
Ampia sopravveste lunga fino ai piedi caratterizzata dalla presenza di due aperture laterali per far passare le braccia. Lo si porta foderato di seta o sfoderato, al posto del mantello; d'inverno è foderato di pelliccia.
, Farsetto (giubbetto, zupone)Farsetto (giubbetto, zupone)
Indumento principale, spesso imbottito, portato sopra la camicia e sotto il giuppone.
, CappelloCappello
Copricapo fornito di tesa, composto dal cucuzzolo (la parte più alta della calotta), la calotta (parte centrale, in corrispondenza del capo), che può aderire o esser sollevata rispetto alla testa, e la falda o tesa, ovvero la parte che sporge alla base della calotta.
, VeloVelo
Accessorio molto fine e leggero, di forma e tessuto variabili, utilizzato con il duplice scopo di coprire il viso o ornare la testa.

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Compianto sul Cristo morto

Descrizione

Tra un insieme di abiti semplici e poco elaborati spicca senza dubbio l’abbigliamento di Giuseppe d’Arimatea. Costui indossa un lucco rosso foderato con pelliccia d’ermellino, lunga sopravveste in voga all’epoca, caratterizzata da aperture laterali per permettere il passaggio delle braccia. Le maniche del farsetto sottostante sono color pesca. Il cappello è della medesima tinta del lucco e presenta una forma piuttosto rigida. Il paggio sulla destra ricorda quello della pala torinese, si differenzia però per l'appartenenza ad uno stato sociale inferiore, come evidenziato dai vestiti. Porta infatti un cappello di paglia, tipico dell’abbigliamento popolare maschile. Gli abiti delle donne sono accollati e privi di orpelli e guarnizioni. Alcune hanno la testa coperta da un velo che ricade sulle spalle, altre tengono tra le mani dei fazzoletti.

Fonti: R. L. Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. III, Milano 1964, pp. 139-142; Z. Birolli, Fermo Stella, in I Pittori Bergamaschi dal XIII al XIX secolo. Il Cinquecento II, Bergamo 1976, p. 210; S. Facchinetti, in Fermo Stella e Sperindio Cagnoli seguaci di Gaudenzio Ferrari. Una bottega d’arte nel Cinquecento padano, Cinisello Balsamo 2006, p. 53; S. Facchinetti, Fermo Stella da Caravaggio, Bergamo 2008, pp. 122-123; M. Caldera, Fermo Stella, Bergamo 2009, p. 59; M. Capella, Iacopo Palma e la moda italiana del Rinascimento, Bergamo 2015, p. 56
Alina Gherardi