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Opere

Ritratto di Jacopo Foscarini

Dimensioni: 105 x 83,5 cm

Data: 1575

Tecnica: Olio su tela

Collocazione

Szépmuvészeti Múzeum @ Budapest

Autore

Giovanni Battista Moroni (Albino 1525 circa - luogo sconosciuto 1578 circa)

Soggetti

GiupponeGiuppone
Giubbetto più appariscente del farsetto, arricchito nella parte anteriore da voluminosa imbottitura.
, Calzoni à gigotCalzoni à gigot
Calzoni cortissimi lanciati dalla moda spagnola, molto imbottiti e rotondeggianti, in uso nella seconda metà del XVI secolo, specialmente in Europa occidentale. 
, Stratagliata (crevé, trinciato)Stratagliata (crevé, trinciato)
Fessura praticata di sbieco nel tessuto e talvolta guarnita da uno sbuffo di stoffa di colore contrastante.
, CamiciaCamicia
Nel latino tardo il termine camisia indicava un indumento aderente tanto da lasciare scioltezza nel movimento sia che si trattasse di corsa o di combattimento, indossato da uomini e donne. Per secoli la camicia è stata l'unico indumento intimo delle donne, in origine in lino, tagliata a forma di T, con lunghe maniche. Nella seconda metà del XV secolo, ampliandosi gli scolli degli abiti, sempre più in vista, sarà ornata da ricchi ricami. L'impiego come capo intimo scompare nel XX secolo quando le donne cominciano ad indossare la corsetteria a pelle.  
, AnelloAnello
Ornamento in oro, argento o altro materiale, a forma di semplice cerchietto o con ornamento in pietre preziose, da portarsi alle dita delle mani.

Opere correlate

Ritratto di Antonio Navagero

Descrizione

Essendo che a Padova non vi fu un podestà di nome Jacopo Contarini, come suggerito dall’iscrizione, si ritiene questa scritta quasi certamente erronea e si propende a individuare l’effigiato in Jacopo Foscarini, che ricoprì la carica in questione dal 15 agosto 1575 al 1° gennaio 1576. Ad avvalorare questa ipotesi contribuisce il vestito, sul toni del rosso con sopravveste scura, assai simile a quelli di Vittorio Michiel e Antonio Navagero, entrambi podestà, il primo di Clusone e il secondo di Bergamo. Il giuppone, caratterizzato da una serie di bottoni, termina corto alla vita. I calzoni sono estremamente corti e i numerosi tagli decorativi ne vanno ad aumentare il volume. Le calze sono aderenti e dello stesso colore dell’intero abito. La camicia bianca si intravede ai polsi ed emerge in un importante colletto decorato sui bordi. Infine indossa una lunga sopravveste nera che ricopre le spalle. Come accessorio porta un anello al mignolo della mano sinistra.

Fonti: R. L. Pisetzky, Storia del costume in Italia, Vol. III, Milano 1964, p. 131; M. Gregori, Giovan Battista Moroni, in I Pittori Bergamaschi dal XIII al XIX secolo. Il Cinquecento III, Bergamo 1979, p. 247; J. Laver, Moda e costume: breve storia dall'antichità a oggi, Milano 2003, p. 89; M. Capella, Iacopo Palma e la moda italiana del Rinascimento, Bergamo 2015, p. 40.
Alina Gherardi